Bitcoin, dal Regno Unito nuove restrizioni: quale sarà l’impatto sulle quotazioni?

Bitcoin, dal Regno Unito nuove restrizioni: quale sarà l’impatto sulle quotazioni?: un’opinione sulle novità in arrivo da Londra.

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Dal Regno Unito arrivano nuove restrizioni sul sistema Bitcoin che – nonostante le aperture da più parti giunte nel comparto delle criptovalute – evidentemente è ancora in grado di suscitare ben più di qualche scetticismo tra gli operatori e le istituzioni.

Di fatti, il Tesoro britannico ha annunciato l’approdo di norme più severe su Bitcoin, al fine di renderne più trasparente l’impiego: restrizioni che hanno come obiettivo ufficiale quello di contrastare l’utilizzo della valuta virtuale da parte di organizzazioni criminali e evasori fiscali, e che potrebbero entrare in vigore entro i primi del prossimo anno. Ma che cosa cambia?

Le novità non sono irrilevanti: stando a quanto anticipato dal Daily Telegraph, infatti, i trader che risultano attivi sul mercato delle valute virtuali dovranno rendere pubblica la loro identità, e avranno l’onere di denunciare eventuali attività sospette.

In altri termini – come peraltro esplicitamente affermato da Stephen Barclay, sottosegretario al Tesoro nel governo di Theresa May, e responsabile della riforma in questione – le piattaforme digitali su cui oggi è possibile acquistare e vendere criptovalute dovrebbero essere comparate agli uffici dei cambiavalute, con conseguente estensione nei confronti degli utenti e dei gestori degli obblighi di trasparenza e del divieto di anonimato.

Rimane ora da comprendere se quanto sopra potrà avere o meno un impatto notevole sulle quotazioni. A nostro giudizio, almeno per il momento, l’influenza sarà pressoché nulla, anche se la posizione del governo britannico potrebbe presto essere ribadita anche da altri esecutivi, evidentemente non troppo lieti di lasciare troppa carta bianca a un settore di difficile valutazione.