Bitcoin, oltre 1 miliardo USD di spese di transazione

Negli scorsi giorni Bitcoin ha raggiunto e superato quota 1 miliardo di dollari nelle spese di transazione generate con la criptovaluta, superando così questo storico traguardo in occasione del suo undicesimo anniversario di vita.

I dati, raccolti e stimati dalla società di analisi Coin Metrics, hanno infatti rivelato che oltre 200.000 bitcoin sono stati pagati in commissioni di transazione da quando è stato lanciato nel 2009, ovvero tre mesi dopo che il suo creatore, Satoshi Nakamoto, ha pubblicato il white paper sulla criptovaluta, svelandola per la prima volta al mondo. Era infatti il 31 ottobre 2008 quando Nakamoto espose in uno studio i dettagli di un “nuovo sistema di pagamento elettronico completamente peer-to-peer”, che avrebbe potuto essere utilizzato anche senza banche e altri terzi operatori.

Dall’epoca, la popolarità di Bitcoin è evidentemente aumentata, ma nonostante il volume delle transazioni sia notevolmente cresciuto, il costo effettivo delle stesse è diminuito costantemente grazie all’implementazione di soluzioni come la Lightning Network, che aiuta a velocizzare e semplificare le transazioni sulla blockchain.

Gli utenti Bitcoin hanno operato in modo coerente sulla rete durante tutto l’anno e soluzioni come la Lightning Network sono cresciute di dimensioni“, ha dichiarato Galen Danziger, co-fondatore di MouseBelt, al The Independent.

Il 2019 è stato un anno relativamente positivo per Bitcoin, soprattutto se paragonato al declino apparentemente definitivo del mercato della moneta criptata sperimentato nel 2018. Dopo aver raggiunto un picco di quasi 20.000 dollari nel dicembre 2017, il Bitcoin è infatti sceso sotto i 4.000 dollari, prima di registrare finalmente una ripresa all’inizio di quest’anno.

Naturalmente, questo non significa che la strada futura per la criptovaluta sia priva di ostacoli, considerato che deve ancora affrontare una ricca serie di sfide prima di poter essere considerato una forma di pagamento legittima e tradizionale, come quelli normativi, la volatilità dei prezzi e le questioni di sicurezza che rendono i portafogli e gli scambi vulnerabili all’hacking (si stima ad esempio che quest’anno siano stati rubati dagli hacker circa 4,2 miliardi di dollari di valuta criptata, superando il totale record dello scorso anno).

Mentre celebriamo l’undicesimo anniversario di Bitcoin, è importante riflettere su quanto siamo arrivati lontano come industria“, ha detto Pascal Gauthier, amministratore delegato di blockchain security company Ledger, a The Independent. “Il mercato sta maturando, gli investitori istituzionali continuano ad abbracciare le valute cripto, e il lungo ‘crypto winter’ è alle nostre spalle. Nonostante questi passi avanti, la sicurezza è ancora in ritardo“.  Gauthier ha anche affermato che la tecnologia di base di Bitcoin “ha il potenziale per cambiare il mondo in tanti modi oltre la finanza, ma senza sicurezza questo potenziale non può essere realizzato”.