Criptovalute, migliaia di progetti sono già morti

Criptovalute, migliaia di progetti sono già morti. Non tutte le ciambelle escono con il buco… comprese le valute digitali!

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Secondo quanto affermano due siti che catalogano attivamente progetti di crittografia “falliti”, Coinopsy e DeadCoin, oltre 201 iniziative non sono riuscite a spiccare il volo… nel solo 2018. Iniziative piuttosto eterogenee, che spaziano dal vero abbandono progettuale alle truffe definitive, includenti anche BRIG, una frode perpetrata e poi conclusasi con un’indagine della SEC negli stati Uniti.

Ovviamente, ogni istituzione nazionale e internazionale deve creare le proprie regole per poter disciplinare il comparto, e questo è esattamente ciò che sta accadendo nel mondo della blockchain. Ma di fronte al potenziale di raccolta di massa di token, sorgono problemi ancora più grandi. Mentre tutti si aspettano che le startup falliscano, l’enorme quantità di denaro che inondano questi progetti diventa infatti un aspetto con il quale occorre fare i conti, visto e considerato che scam e ICO naufragate nel nulla hanno raccolto 1 miliardo di dollari nel 2017.

Di qui, un piccolo auspicio da parte degli analisti, che preferirebbero una disciplinare più severa per le ICO, che prendesse esempio dal framework di molti siti di crowdfunding, come Kickstarter, generando garanzie di definizione del team, del progetto, dei rischi e del futuro dell’idea. Nell’attesa, meglio avvicinarsi alle ICO con prudenza, investendo in essere solo ciò che ci si può permettere di perdere, e aspettandosi sempre il “peggio”, ovvero che ogni token in cui investite fallisca.