Criptovalute, per ARCA non si possono usare come denaro

Criptovalute, per ARCA non si possono usare come denaro. Una nuova bocciatura “russa” arriva dall’agenzia di rating del Paese.

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Le criptovalute non sono ancora utilizzabili come denaro, conclude l’agenzia di rating russa Analytic Credit Rating Agency (ARCA), in un dossier pubblicato lo scorso 7 giugno, nel quale si afferma che la valuta digitale non è ancora utilizzabile come mezzo di pagamento.

Secondo ARCA, infatti, la criptovaluta “al momento non svolge nessuna delle funzioni del denaro” poiché la volatilità del tasso di cambio è troppo elevata – paragonabile alla volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari – per consentirgli di essere efficiente come pagamento.

La relazione rileva inoltre che l’uso della crittografia “non riduce ancora i costi di transazione nell’economia” a causa della sua “inefficienza energetica […], della mancanza di economie di scala nella fornitura di cybersecurity [e] della bassa velocità del registro [blockchain]. Tutti questi fattori riducono il valore del vantaggio potenziale”.

ARCA si occupa poi di effettuare un confronto tra criptovalute e valute legali, e sostiene che il valore di mercato della criptovaluta sia “formato principalmente dalle aspettative di disponibilità degli investitori a vendere gli asset in futuro a un prezzo più alto”. I fattori che potrebbero aumentare l’uso della criptovaluta, secondo l’ARCA, includono “l’irrigidimento delle sanzioni sullo sfondo di una favorevole politica estera e delle tensioni economiche esterne”.

Rammentiamo che qualche giorno fa, durante la sua sessione annuale di domande e risposte con i cittadini, il presidente Putin si è esposto in maniera sostanzialmente negativa nei confronti della criptovaluta. Tuttavia, Putin ha anche precisato che la Russia intende esaminerà come utilizzare la criptovaluta per “evitare qualsiasi restrizione nel campo delle attività finanziarie internazionali”, e che avrebbe potuto essere un riferimento per evitare le sanzioni occidentali attualmente imposte al Paese.

Il rapporto ARCA conclude che l’uso di criptovaluta nel futuro della Russia difficilmente si diffonderà a causa dell’approccio abbastanza duro alla regolamentazione da parte della Banca centrale locale, degli alti rischi di investimento, del numero inadeguato di società pronte ad accettare il pagamento per il loro beni e servizi in criptovaluta, e della mancanza di garanzie per la sicurezza dei fondi rispetto al denaro tradizionale.