DMT annuncia CERA, sistema su blockchain per tracciare i minerali

DMT annuncia CERA, sistema su blockchain per tracciare i minerali - block chain

La società di ingegneria tedesca DMT ha annunciato il lancio di CERA, un sistema di certificazione basato su blockchain ideato per servire l’industria mineraria. L’azienda ha infatti diramato un comunicato in cui ha annunciato l’implementazione di un sistema che si prefigge il fine di tracciare i minerali, insieme ad altri materiali. Oltre a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità perseguiti, la soluzione è anche in grado di offrire la tracciabilità delle materie prime dalla miniera al prodotto finito.
DMT si è dedicata allo sviluppo di CERA sin dal 2015 e ora prevede di lanciare la soluzione nel corso del 2020. Il supporto finanziario per l’operazione è stato fornito da EIT Raw Materials, il cui comitato consultivo comprende Volkswagen, Fairphone, Euromines, Università della Danimarca meridionale, Commissione economica per l’Europa (ECE) delle Nazioni Unite e il Centro comune di ricerca dell’Unione Europea (CCR). Proprio il famoso marchio tedesco dell’automotive sembra intenzionato a sfruttare CERA, in modo da poter utilizzare materie prime certificate per la costruzione dei propri veicoli.
Il team di sviluppo che ha varato CERA comprende oltre ai tecnici di DMT ricercatori e dirigenti dell’Università di Leida in Olanda, di quella austriaca di Leoben, dell’Università di Tecnologia di Luleå, e di TÜV NORD CERT GmbH.

Perché è importante l’annuncio

L’importanza dell’evento risiede nel fatto che il settore dei minerali necessita di certificazioni in grado di attestare le diverse informazioni relative all’estrazione delle materie prime. Tra le notizie le quali devono essere certificate vanno in particolare messe in evidenza il luogo geografico di estrazione, il processo che è avvenuto e la qualità dell’ambiente di lavoro. Si tratta in effetti di una serie di informazioni considerate fondamentali in quanto permettono di monitorare e controllare le attività delle aziende, evitando in tal modo che possano adottare metodi poco ortodossi tesi ad ottenere il massimo profitto.
Per effetto del processo innescato da CERA ogni minerale sarà quindi accompagnato dalla propria certificazione, o meglio da tutte quelle che sono necessarie, un numero che attualmente si attesta a non meno di 40, una diversa dall’altra, senza le quali un’azienda non può essere in regola.
CERA va in pratica a superare le problematiche legate al fatto che l’esistenza di vari standard di certificazione seguiti per diversi minerali, regioni e processi di estrazione può lasciare pericolosi varchi per le aziende meno serie e attente.

Il modus operandi di CERA

Nel caso specifico, l’ente certificatore, proprio al fine di riuscire a mettere in campo un processo caratterizzato dal massimo possibile di trasparenza e sicurezza, ha optato per la creazione di una nuova blockchain in modo da poterla modellare in base alle proprie specifiche necessità.
Il risultato che ne è scaturito è un database ibrido  e proprietario, ovvero nel quale tutte le informazioni potranno essere gestite in maniera centralizzata, mentre alla visione pubblica ne saranno sottoposte solo alcune. Una caratteristica che farà storcere la bocca ai puristi, in quanto viene a originarsi un DLT privato, stridente da un punto di vista concettuale con i principi che informano i registri pubblici, a partire da Bitcoin.