Giappone sempre più leader nel mercato delle criptovalute: più della meta delle transazioni sono in yen.
Stando a quanto suggerisce un rapporto del Japan Times, basato sui dati di Coinhills.com, il Giappone è di gran lunga il leader del mercato delle criptovalute, tanto che la valuta nipponica, lo yen, rappresenta il 56,2% delle transazioni in Bitcoin (BTC), davanti al dollaro statunitense con il 28,4%, e alle altre valute, che però sono in grado di rappresentare complessivamente il 15,4%.
Peraltro, lo yen ha rapidamente superato lo yuan cinese grazie alle restrizioni imposte dalla Cina sugli scambi in criptovaluta: restrizioni che, come conseguenza, hanno significativamente ridotto lo status dell’ex leader tra le valute virtuali.
Midori Kanemitsu, CFO del più grande operatore giapponese di scambio di criptovalute, bitFlyer, ha commentato che:
in effetti, il Giappone è il primo e unico Paese ad avere un sistema legale adeguato che regola il trading di criptovalute. Prima della legge che regolava le criptovalute, le persone si preoccupavano di cosa sarebbe successo ai loro soldi se uno scambio fosse esploso.
Il solido sistema legale giapponese ha sostenuto l’industria della blockchain nel determinare credibilità tra i singoli investitori e ha quindi spinto il Paese alla prima posizione, ha detto Kanemitsu. Inoltre, i cittadini giapponesi hanno familiarità con il trading di titoli, e in particolare con i cambi, con un elemento che ha anche contribuito a spingere la crescita della criptovaluta nella zona.
I giapponesi sono anche i maggiori investitori in valuta estera. Immagino che i giapponesi sappiano come condurre investimenti speculativi
ha detto Kanemitsu.
Alla luce di ciò, appare evidente come le criptovalute abbiano effettivamente trovato la loro strada nell’economia giapponese tradizionale. Uno studio condotto dal gruppo di servizi finanziari Nomura ha in tal senso dichiarato che un importante cambiamento nei prezzi dei bitcoin potrebbe avere un profondo impatto sulla crescita economica nazionale.
