Giappone, un exchange regolamentato chiude (e poi riapre)

Giappone, un exchange regolamentato chiude (e poi riapre). Ecco cosa sta accadendo in casa BitTrade.

Giappone, un exchange regolamentato chiude (e poi riapre) - bittrade

BitTrade, uno dei 16 exchange criptovalutari regolamentati del Giappone, ha rivelato – a sorpresa – che sta chiudendo i battenti. Ma attenzione: sta chiudendo per una buona ragione, dato che ha poi scelto di riaprire attraverso nuove forme.

La ratio alla base del provvedimento di BitTrade è che la società è diventata parte dell’impero Huobi e, come tale, sta per essere rilanciato praticamente da zero sotto – appunto – il nome di Huobi.

Ricordiamo come Bittrade fosse una delle 16 borse di criptovalute a cui le autorità giapponesi avevano conferito uno status ufficiale regolamentato, ma come parte del rebranding, dovrà ora chiudere completamente il suo attuale sistema di trading. Huobi aveva preso una quota di controllo della compagnia, e la nuova borsa dovrebbe poter sostenere la negoziazione di sei criptovalute fin dal primo giorno di riapertura, insieme a 11 coppie valutarie di trading.

Per quanto concerne le necessità degli attuali clienti, gli utenti avranno bisogno di aprire nuovi conti con Huobi, e questo include pertanto dover passare attraverso rinnovate prove documentali di identificazione. I clienti BitTrade hanno tempo fino al 18 gennaio 2019 per trasferire qualsiasi yen sul proprio account, e poi procedere alla riapertura.

Nelle parole dell’exchange, che presumibilmente ha il bisogno di percorrere questa strada un po’ tortuosa in modo tale che Huobi possa passare indenne attraverso i regolamentari, emerge il dispiacere per “i disagi causati dalla cessazione del servizio BitTrade e l’aggiornamento del nuovo sistema Huobi. Nel nuovo sistema, continueremo ad offrire più liquidità e servizi, quindi apprezziamo il vostro supporto”.