Il 70% dei dirigenti finanziari crede che le criptovalute non spariranno

Il 70% dei dirigenti finanziari crede che le criptovalute non spariranno. Permane un buon ottimismo intorno all’ecosistema criptovalutario.

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Un report pubblicato pochi giorni fa dalla società di consulenza Greenwich Associates afferma che oltre il 70% dei dirigenti finanziari intervistati, ritiene che la criptovaluta avrà un suo ruolo nel futuro del settore.

“Stanno indicando di non ritenere che le criptovalute spariranno e che, anzi, sono qui per restare”, ha affermato Richard Johnson, vicepresidente del gruppo sulla tecnologia di mercato di Greenwich Associates e autore del dossier.

Il nuovo sondaggio ha in particolar modo rilevato che la maggior parte dei 141 dirigenti d’investimento istituzionali intervistati ritiene che un quadro normativo sarà in grado di svilupparsi intorno alle criptovalute, portando alla crescita e all’innovazione, o che alcune criptovalute sopravviveranno e prospereranno, anche se molte altre falliranno. Il 10% degli intervistati ritiene che le criptovalute rimarranno una classe di asset marginale senza adozione generalizzata, e un altro 10% ha affermato che un giro di vite regolamentare eliminerà del tutto questo mercato. Chi avrà ragione?

In attesa di scoprirlo, non possiamo che evidenziare come quello che sta entrando nella sua parte finale sia stato un anno indiscutibilmente difficile per i beni digitali: il mercato è sceso di oltre il 70% dal picco di gennaio e l’incertezza normativa continua a gettare un’ombra sui progetti nuovi e su quelli consolidati. Il mese scorso, la SEC ha respinto nove documenti per gli ETF bitcoin e, nonostante alcuni progetti e partnership di alto profilo, come il Bakkt della Borsa intercontinentale, la recente espansione blockchain della Northern Trust e l’esplorazione di Citigroup delle soluzioni di criptovaluta, la partecipazione istituzionale alla criptovaluta rimane relativamente bassa.