Il presidente della FED: un dollaro digitale per favorire la privacy dei cittadini

Il presidente della FED: un dollaro digitale per favorire la privacy dei cittadini - digital dollarIl presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha accennato a come gli Stati Uniti potrebbero piazzare un futuro dollaro digitalizzato che risulti competitivo sul versante della privacy.

In una recente seduta del Congresso, è stato chiesto a Powell se la Fed fosse informata sui progressi della Cina nello sviluppo di una valuta digitale della banca centrale (CBDC).

Powell ha risposto positivamente, aggiungendo che “[La Cina] si trova in un contesto istituzionale completamente diverso. Ad esempio, l’idea di avere un registro in cui annotare le transazioni dei cittadini non sarebbe particolarmente ben vista negli Stati Uniti.

Mentre in Cina questo non rappresenterebbe un problema.” Con queste parole Powell ha rassicurato tutti coloro che temevano di dover confrontarsi con regole simili a quelle applicate in Cina, ma anche con i rischi per la privacy posti da Libra.

“Powell ha sottolineato che qualsiasi valuta digitale implementata negli Stati Uniti dovrebbe preservare la privacy o rispettare la privacy, e non fornire al governo un ulteriore metodo di sorveglianza, come prevede il progetto del governo cinese”, ha detto Elizabeth M. Renieris, membro del Berkman Klein Center for Internet & Society dell’Università di Harvard.

La privacy come priorità

Ma Powell non è stato il primo veterano di Washington a sollevare la questione della privacy nel contesto di un potenziale dollaro digitale.

In una recente video intervista sul sito di informazione CoinDesk, Christopher Giancarlo, ex presidente della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ed ora sostenitore di un biglietto verde elettronico, ha descritto uno scenario in cui un dollaro digitale è in competizione con uno yuan elettronico e Libra.

Durante il World Economic Forum di Davos, Giancarlo ha affermato che negli Stati Uniti sarà costituzionalmente proibito, per il governo e qualsiasi operatore, registrare informazioni sulle transazioni dei cittadini.

“Le persone potrebbero vedere il lancio di un dollaro digitale [USA] come un modo per tenere le informazioni personali più sicure, e non meno, rispetto ad una valuta di una banca centrale offerta da altri governi o venditori commerciali”, ha detto.

La gara è iniziata

Lo scorso anno la Cina ha dato il via al suo lavoro su uno yuan digitalizzato a seguito della presentazione del progetto Libra, che i funzionari di Pechino hanno specificamente indicato come una minaccia per le valute legali.

Nonostante quest’affermazione possa risultare esagerata, questa settimana Powell ha detto ai legislatori che Libra ha davvero acuito la necessità di accelerare sulle possibilità delle CBDC. Ma se Libra è effettivamente un catalizzatore, non dovrebbe essere un modello per Washington, ha affermato Renieris.

“Dati i livelli di sfiducia in Facebook più alti di sempre, ora che è percepito al timone di Libra (nonostante l’indipendenza formale della Libra Association), sarebbe saggio per la Fed concentrarsi su un approccio più rispettoso della privacy nei confronti del denaro digitale per competere con gli accattivanti strumenti che probabilmente Facebook metterà a disposizione (inclusa la facilità di utilizzo sulla piattaforma, la brillante UX, ecc.) “, ha detto Renieris.