Il presidente svizzero: Libra ha “fallito” nella sua forma attuale

Il presidente svizzero: Libra ha "fallito" nella sua forma attuale - libra5 1060x424Il presidente della Svizzera si è recentemente espresso su Libra, il controverso progetto di Facebook sull’emissione di una propria criptovaluta, definendolo “fallito” nella sua forma attuale. Ueli Maurer, ministro dell’economia svizzero, sostiene che Libra non sarebbe accettata dalle banche centrali, e di conseguenza non potrebbe funzionare come valuta.

“Non credo che il progetto Libra avrà successo, perché le banche centrali non accetteranno i depositi di valute Libra” ha dichiarato il ministro Maurer all’emittente svizzera SRF. “Il progetto, in questa forma, ha quindi fallito.”

I piani sono ormai delineati

Il gigante dei social network ha svelato i suoi piani su Libra circa un anno fa, e prevede di lanciarla in una data non ancora specificata, nel 2020. Dal momento del suo annuncio, tuttavia, ha dovuto affrontare significative critiche da parte delle autorità di regolamentazione finanziaria e dei sostenitori della privacy.

Libra condivide alcune caratteristiche con Bitcoin, come l’utilizzo della piattaforma blockchain, un registro online distribuito e decentralizzato. Ma, allo stesso tempo, si basa su un’infrastruttura centralizzata che ha il sostegno delle grandi imprese globali. È anche sostenuta da una serie di investimenti in valute diverse, per evitare che possa esserci la stessa volatilità dei tassi di cambio che si è avuta con Bitcoin.  Facebook afferma che la criptovaluta Libra, che sarà emessa e gestita dalla Libra Association con sede a Ginevra, sarà sostenuta dalla sua cerchia di social network ed applicazioni (inclusi Instagram e Whatsapp), servendo, al contempo, 1,7 miliardi di utenti nel mondo che non hanno accesso ai servizi finanziari tradizionali.

Con più di 2 miliardi di utenti distribuiti su tutto il pianeta, Libra potrebbe potenzialmente competere con il Dollaro USA e destabilizzare l’attuale sistema finanziario. Questo rischio concreto, ha portato la criptovaluta Libra ad essere respinta in modo definitivo sia negli Stati Uniti che in Europa. Lo scorso settembre, il ministro dell’economia e della finanza francese Bruno Le Maire ha dichiarato che vorrebbe proibire l’avanzare di Libra nell’Eurozona perché rappresenta una minaccia nei confronti della “sovranità monetaria”. A luglio, alcuni politici inglesi ed americani hanno espresso preoccupazione per Libra.

Cosa ne pensano gli esperti

Durante un’udienza prelimiare alla Commissione del Senato sulle Attività Bancarie, Abitative ed Urbane degli Stati Uniti, è stato detto a David Marcus, chief di Libra, che Facebook “non merita la nostra fiducia” a causa dei numerosi scandali sulle fughe di dati privati avvenute negli ultimi anni. In una breve intervista dopo l’udienza, Damian Collins, presidente della Commissione Digital, Culture, Sport and Media del Regno Unito, ha affermato: “Libra mi suggerisce che Facebook sta quasi tentando di trasformare sé stesso in una nazione.” 

Ad una domanda di The Independent riguardo al motivo di un annuncio così in anticipo rispetto alla data di lancio di Libra, non sono arrivate risposte ufficiali dai portavoce del progetto. Ma, un po’ di tempo prima, David Marcus aveva spiegato che avevano agito per placare le preoccupazioni che erano emerse.

“Sarà un lungo viaggio, – ha scritto su Twitter ad ottobre – Vi posso dire che noi siamo molto calmi, e lavoriamo con fiducia sulle legittime preoccupazioni che Libra ha sollevato, portando in primo piano il dibattito sul valore delle valute digitali.”