La Villanova University invierà una blockchain privata di Ethereum nello spazio per testare la comunicazione inter-satellite

La Villanova University invierà una blockchain privata di Ethereum nello spazio per testare la comunicazione inter-satellite - Villanova University blockchainIl College of Engineering della Villanova University sta inviando una blockchain privata di Ethereum – qui la quotazione in tempo reale – nello spazio per testare se la distributed ledger technology (DLT) possa aiutare i satelliti nello scambio di dati.

Lavorando in collaborazione con l’associazione no profit Teachers in Space, il College of Engineering di Villanova si è assicurato un volo per la sua blockchain su un razzo Firefly Aerospace, il cui lancio è previsto il 20 novembre dalla base aerea di Vandenberg in California.

Il razzo trasporterà un satellite “Serenity” che includerà la blockchain privata di Villanova montata su un Raspberry Pi, un computer a scheda singola delle dimensioni di una carta di credito.

Una blockchain nello spazio

Hasshi Sudler, professore a contratto a Villanova che guida questo progetto, ha affermato che il gran numero di comunicazioni e la presenza di altri tipi di satelliti già nello spazio hanno messo a fuoco il modo in cui la tecnologia blockchain potrebbe aiutare questo settore.

Attualmente, ci sono quasi 2.800 satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra, 1.425 dei quali appartengono agli Stati Uniti, secondo i dati raccolti dalla Union of Concerned Scientists. Questa concentrazione di satelliti nello spazio significa che potrebbero esserci vincoli sul lancio di nuovi satelliti in futuro, ha detto Sudler.

Ma questo crea anche un’opportunità per ridurre il numero di nuovi satelliti necessari creando un modo per consentire ai satelliti esistenti di comunicare tra loro. “Vogliamo essere in grado di consentire ai satelliti di sfruttare i dati esistenti di cui dispongono i satelliti attuali, ma questo solleva la questione di come eseguire il trasferimento e garantire che la transazione abbia luogo, assicurandosi anche che sia pagata. Ed è qui che la blockchain gioca un ruolo unico”, ha detto.

Secondo Sudler, spostare i dati da un satellite a un altro può essere un processo lungo che coinvolge più stazioni di terra che rimarrebbero in contatto con il satellite. L’utilizzo di una rete blockchain per la transazione di questi dati potrebbe ridurre tali requisiti e abbassare i costi operativi di manutenzione delle stazioni di terra se i satelliti potessero “parlare” tra loro nello spazio.

Tecnologia blockchain sotto esame

La blockchain che verrà inviata nello spazio utilizza un meccanismo di consenso Proof-of-Authority come un modo per ridurre al minimo il fabbisogno energetico, che può essere piuttosto significativo rispetto ai meccanismi comunemente usati nelle blockchain pubbliche.

L’università di Villanova ha dichiarato che il satellite rimarrà in orbita terrestre bassa (altitudine di 1.200 miglia o meno) per 30 giorni. I primi 15 giorni verranno utilizzati per esperimenti blockchain controllati condotti dai ricercatori, seguiti da 15 giorni di test per misurare le prestazioni delle transazioni in condizioni di traffico intenso.

L’uso della blockchain potrebbe anche correggere un altro problema quando si tratta di satelliti: i loro movimenti. Secondo la dichiarazione dell’università, il volo previsto per il 20 novembre sarà il primo di molti tentativi per testare come i satelliti a bassa orbita terrestre potrebbero effettuare transazioni di dati utilizzando una blockchain privata.