Le dichiarazioni di Novogratz sulle criptovalute dei social media

Le notizie filtrate nel corso delle ultime ore sulla criptovaluta di Facebook, che la vorrebbero in pista già a partire dal 2020, hanno naturalmente avuto una vasta eco, trovando peraltro altre autorevoli conferme nel corso delle ultime ore.
In particolare è stato il Financial Times ad affermare come proprio la FaceCoin sia riuscita a riunire intorno ad un tavolo Mark Zuckerberg e i fratelli Vinklevoss, coloro che gli avevano fatto causa accusandolo di aver sottratto loro l’idea di Facebook nel corso della comune frequentazione di Harvard. Inoltre sono venuti alla luce altri particolari di notevole interesse, come ad esempio l’incontro tra i vertici aziendali e i rappresentanti di Gemini e Coinbase, due delle principali piattaforme per lo scambio di criptovalute, le quali potrebbero essere coinvolte nelle procedure necessarie per la conversione dei token di Facebook in altre divise virtuali oppure in valute a corso legale.    
Tra i commenti che hanno fatto seguito all’articolo di BBC, in cui si afferma anche come almeno per il momento essa sia indicata all’interno dell’azienda con il nome di GlobalCoin, spicca in particolare quello rilasciato da Michael Novogratz, il fondatore di Galaxy Digital, banca che opera proprio con le divise digitali. Andiamo quindi a vedere le sue dichiarazioni al proposito, proprio per l’autorevolezza della fonte.

L’intervista di Novogratz

Le dichiarazioni in questione sono state estrapolate da un’intervista rilasciata da Novogratz a CNBC e hanno appunto affrontato il tema delle divise virtuali messe in campo dai social media le quali, a suo parere, dovrebbero incontrare un notevole successo sino a trasformarsi con il tempo in una vera e propria valuta.
Parole che sono da riferire non solo alle voci relative a Facebook, ma anche al progetto elaborato da Telegram , ovvero  Telegram Open Network (TON), di cui ha parlato un articolo comparso a sua volta su The Block, autorevole portale d’informazione. In particolare, la notizia relativa a Telegram cita l’informativa interna che la compagnia ha indirizzato agli investitori, affermando la soddisfazione per i risultati ottenuti in fase di test da TON, il cui algoritmo di consenso Byzantine si rivelerebbe all’altezza degli obiettivi indicati dal white paper originale. Soddisfazione che secondo The Block sarebbe alla base della notevole accelerazione in atto, la quale dovrebbe portare al lancio della rete nel terzo trimestre dell’anno in corso.

La fiducia di Novogratz non è nuova

Va anche sottolineato come lo stesso Novogratz già nei mesi passati abbia speso la sua notevole reputazione a sostegno degli asset digitali, in particolare nel febbraio di quest’anno, quando non aveva avuto eccessive remore nell’affermare come a suo parere il Bitcoin rappresenti una riserva di valore tale da poter essere comparata all’oro.
Un viatico molto impegnativo per la regina delle criptovalute che però cede il passo di fronte alle parole spese in favore delle monete virtuali proposte dai social media: secondo Novogratz, infatti, proprio esse potrebbero diventare il carburante ideale per i pagamenti online. Una dichiarazione la quale deve essere collegata ai noti problemi messi in evidenza dalla divisa virtuale attribuita a Satoshi Nakamoto e alla validità di progetti alternativi come ad esempio Ripple, che puntano proprio a superarli.

La gelata sul settore sarebbe ormai terminata

Oltre al preventivate arrivo delle criptovalute proposte dai social media, Novogratz ha anche affrontato il tema relativo allo stato dell’intero settore, proprio alla luce delle costanti oscillazioni fatte registrare anche in queste ultime settimane dal mercato. Al proposito ha affermato come secondo lui la gelata dei mesi passati sia ormai da considerare un brutto ricordo e che il mercato si troverebbe in una fase chiaramente rialzista. Della quale, però, potrebbe non essere il Bitcoin ad avvantaggiarsi, proprio a causa della sua identificazione con un settore che propone un gran numero di progetti validi ad una platea potenzialmente sterminata come quella globale e del fatto che molti investitori nel corso degli ultimi si siano scottati puntando su BTC nel momento sbagliato.