Nuovi record per dati sui Bitcoin in vista del dimezzamento

Nuovi record per dati sui Bitcoin in vista del dimezzamento - Bakkt open interestMentre la Bitcoin Mining Difficulty e l’hashrate stanno raggiungendo nuovi massimi storici, The Cryptoverse sta discutendo sulle possibili conseguenze di queste dinamiche.

A maggio sarà messo in atto il dimezzamento della ricompensa di mining, ed attualmente sembra improbabile il crollo dei minatori previsto da vari analisti del mercato negli scorsi mesi.

Cos’è la difficoltà di mining

La difficoltà di mining è un parametro che misura quanto sia difficile estrarre nuovi bitcoin dalla rete, e dovrebbe raggiungere un altro record nel giro di poche ore. Il valore attuale è di 14,78T, che è già il più alto che sia mai stato raggiunto. L’ultima correzione della difficoltà, avvenuta il 15 gennaio, ha portato ad una variazione di oltre il +7%, che non è un numero insolito da vedere.

Infatti, la difficoltà è diminuita solo sette volte nel 2019, di solito di una piccola percentuale, tranne in una misurazione a novembre quando è scesa di -7,10%. La difficoltà, quindi, di solito aumenta, e l’abbiamo vista salire fino al 14%. Nel dicembre 2018 ci fu quello che venne definito il “crypto winter” con un’impennata del valore della difficoltà del 10%, ed una caduta del valore dei bitcoin a 3.000 USD. La difficoltà prevista per la prossima misurazione è il triplo di quel valore storico.

Cosa rappresenta un hashrate elevato

Nel frattempo, anche l’hashrate, o la potenza computazionale della rete Bitcoin, è in aumento. Questo è un fattore rilevante, poiché un hashrate più elevato suggerisce una rete più sicura, con più minatori in competizione per la ricompensa del blocco, che porta comunemente a maggiori difficoltà di estrazione.

Anche l’ultima misurazione dell’hashrate ha toccato il massimo storico con un valore medio di 98,67 EH/s. Per fare un confronto, all’inizio del 2019 era 42,10 EH/s, mentre a dicembre 2018 era sceso a 36,55 EH/s. Il suo valore è costantemente aumentato durante l’ultimo anno, corrispondentemente all’aumento del prezzo di BTC. Nel gennaio 2019, il prezzo era circa 3.500 USD, mentre lo abbiamo visto superare 10.000 USD diverse volte negli ultimi 12 mesi, fino a sfiorare i 14.000 USD. Attualmente il valore del BTC è aumentato di quasi il 5% nelle ultime 24 ore, l’8% nell’ultima settimana, il 19% in un mese e il 138% in un anno.

L’implicazione del dimezzamento

Si è parlato molto del fatto che molti minatori avrebbero potenzialmente interrotto l’attività con l’avvicinarsi del momento in cui la ricompensa per il caricamento dei blocchi si sarebbe dimezzata, in corrispondenza ad una crescita della difficoltà e del costo necessario per aggiudicarsi un blocco.

Il mercato ha ipotizzato alla fine di novembre che i minatori potrebbero capitolare, ma non ne abbiamo ancora visto un segno, ed i numeri non sembrano indicarlo (ancora).

L’anticipazione del dimezzamento stesso potrebbe forse aver influenzato questi recenti aumenti nei dati, nonché l’aumento del prezzo della criptovaluta più popolare del mondo.

Le speculazioni su questi ultimi dati sono uno degli argomenti più caldi del momento, e ci sono numerosi dibattiti in corso sul fatto che nel mercato si stia già pagando il prezzo del dimezzamento o che l’aumento del prezzo potrebbe essere il risultato di una profezia auto-avverante.