In Nuova Zelanda c’è stata una vera e propria rivoluzione, infatti secondo quanto riportato dal Bollettino d’Informazione Fiscale e pubblicato dall’Inland Revenue Depertement (Agenzia per le imposte) ha previsto che a partire dal primo settembre del 2019 i salari e gli stipendi dei dipendenti, che lo desiderano, devono essere pagati in criptovalute. Questa decisione, la Nuova Zelanda è diventata uno dei primi stati in tutto il mondo a realizzare un quadro normativo ben preciso e fornire anche la possibilità di pagare i salari in criptovalute.
Secondo quanto affermato dal commissario neozelandese di Inland Revenue, questa decisione è stata presa perché le qualità fornite dalle criptovalute possono essere considerare per ogni effetto una forma di pagamento. Pur avendo lo status legale di proprietà, e non di denaro, comunque queste valute possono essere convertite in FIAT e quindi si possono utilizzare come metodo di pagamento. I dipendenti che scelgono il pagamento in criptovalute quindi possono in ogni momento trasformarle in monete tradizionali come dollari, sterline o euro. Inoltre, le valute digitali essendo considerate un valido mezzo di pagamento, sono soggette a tassazione, con un’aliquota pari al 33%.
I cittadini della Nuova Zelanda, possono avere il pagamento del proprio spettanze in criptovalute ma solo se scelgono di sottostare ad alcuni vincoli specifici che sono stati posti dall’Agenzia delle Entrate di Wellington. Questa soluzione, non può essere sfruttata ad esempio dai lavoratori autonomi che non possono chiedere il pagamento in criptovalute, ma solo dai dipendenti.
Inoltre, dopo aver ottenuto il pagamento in valute digitali, i dipendenti non possono mantenere per un periodo molto lungo le valute digitali ma devono essere convertite immediatamente in dollari neozelandesi. Infine, i pagamenti dell’emolumenti dovranno avvenire in criptovalute che possono essere convertiti facilmente e senza problemi in valute Fiat. Le tasse dovranno essere poi applicate sempre come previsto dalla legge neozelandese con l’aliquota di riferimento.
Il documento, sottolinea tra le valute di pagamento il Bitcoin come esempio, questa criptovaluta viene citata infatti innumerevoli volte, il ché sembra istituzionalizzare maggiormente questa come moneta digitale e definirla come una delle più importanti al mondo.
