Perché scegliere cripto: la volatilità del mercato azionario supera quella di Bitcoin

Perché scegliere cripto: la volatilità del mercato azionario supera quella di Bitcoin - MW GG561 DJI 20 ZH 20180330105510I mercati globali hanno assistito a livelli enormi di volatilità nel corso degli ultimi mesi, con tutti i principali indici di borsa che hanno visto una forte pressione al ribasso che li ha portati a registrare perdite paragonabili a quelle di una recessione nel breve periodo di poche settimane.

Durante marzo il mercato azionario è stato più volatile di Bitcoin!

Questa turbolenza nei mercati tradizionali ha scatenato un fenomeno interessante che molti investitori non si aspettavano: il mercato azionario è stato più volatile di Bitcoin durante il mese di marzo.

Questa statistica sorprendente alla fine potrebbe riaccendere la narrativa riguardo al “settore cripto come un rifugio sicuro” a cui molti investitori avevano aderito negli anni passati, ma ciò sarà confermato solo se questa tendenza sarà in grado di continuare per un lungo periodo di tempo.

Le criptovalute ed il mercato azionario affrontano entrambi una difficile marcia mentre la volatilità imperversa

Non è un segreto che marzo sia stato un mese difficile per praticamente tutti i principali mercati, con Bitcoin che è precipitato dai massimi di metà febbraio a minimi di 3.800 $ solo un paio di settimane fa, mentre l’S&P500 è diminuito dai massimi di fine febbraio di 3.400 ai minimi recenti di 2.230 punti.

La natura di vasta portata di questa turbolenza ha avuto ripercussioni praticamente su tutti i principali mercati, e persino i tradizionali beni rifugio come l’oro e l’argento hanno faticato a guadagnarsi uno slancio verso l’alto.

Questa tendenza al ribasso è stata trainata principalmente dalla pandemia di COVID-19, che è stato un evento “cigno nero” che si è verificato bruscamente, interrompendo le catene di approvvigionamento e portando le economie di molti paesi leader a fermi virtuali.

Il mercato azionario è stato in grado di registrare un leggero rialzo dagli ultimi minimi, che è il risultato del pacchetto di stimolo da 2 trilioni di dollari appena concesso dagli Stati Uniti. Si prevede che questo pacchetto contribuirà a dare impulso all’economia della nazione, mantenendo allo stesso tempo a galla le imprese in difficoltà e gli americani. Il settore cripto, invece, non può contare su nessun supporto fornito dai governi, ma sta dimostrando di reggersi sulle proprie gambe.

I dati rivelano che Bitcoin è meno volatile di S&P 500

Un evento interessante che si è verificato a seguito di questo recente tumulto globale è che Bitcoin a marzo è stato meno volatile rispetto all’S&P 500 – nonostante il massiccio ed iniziale declino della criptovaluta ed il successivo rimbalzo visto un paio di settimane fa.

Nathaniel Whittemore, un esperto del settore cripto, ha riassunto questi dati in un recente tweet, affermando: “Ecco una dannata statistica: l’S&P500 era ufficialmente PIÙ VOLATILE rispetto al bitcoin questo mese.

Secondo la Fed, la volatilità storica a 30 giorni di S&P è stata del 200% (rispetto alla media del 27%). Bitcoin era al 138% (da una media del 65%).” Se questa tendenza si estenderà anche in futuro, è possibile che la narrativa del “rifugio sicuro” che aleggia su Bitcoin e le criptovalute riemerga, questa volta rafforzata dai dati.