Prezzi criptovalute, siamo in procinto di una nuova impennata?

Prezzi criptovalute, siamo in procinto di una nuova impennata? Ecco cosa ne pensano gli esperti sul futuro dell’asset e della tecnologia.

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Dall’inizio del 2018, il prezzo del Bitcoin è stato uno degli argomenti più discussi nell’ambito dell’ecosistema criptovalutario. La ragione di questa evidenza non è certo inverosimile: dalla prima parte dell’anno in poi, c’è stata una forte flessione dei prezzi, e una pressione al ribasso che ha sconfitto le rosee aspettative di molti.

La speculazione ha avuto la meglio

Oltre ai progetti di sviluppo della tecnologia di base e alle varie ICO che hanno fallito le attese verso la fine del 2017, il costante aumento del prezzo di Bitcoin e di altre grandi criptovalute ha attratto una quantità significativa di nuovi capitali. La maggior parte del nuovo denaro proveniva da speculatori, desiderosi di incassare lauti guadagni nel breve periodo e nel brevissimo periodo, entrando in posizioni prevalentemente long: sfortunatamente per questa classe di investitori, il crollo del prezzo di oltre il 60% dal massimo storico di Bitcoin significa che non hanno recuperato i loro investimenti, o stanno ancora assumendo strategie di holding in attesa di una ripresa delle quotazioni.

Indipendentemente dalle percezioni individuali, la situazione così generata ha avuto effettivamente un effetto significativo sull’ecosistema. Mentre la maggior parte dei neofiti rimane confusa e in balia del panico del momento, interrogandosi su cosa potrebbe realmente diventare il mercato della criptovaluta, i giocatori più esperti sembrano imperturbabili.

Il 2017 è ancora nelle menti di tutti

Il 2017 è stato un anno forse irripetibile per Bitcoin, che ha generato eccitazione e ricchezza in egual misura, in un modo che non ha precedenti nello spazio criptovalutario.

In tal senso, recentemente il fondatore di Netcoins, Michael Vogel, ha voluto però spegnere le impressioni miracolistiche, definendo che quanto avvenuto è “normale” per lo spazio crittografico. Vogel ricorda che l’industria finanziaria ha visto correzioni simili, e che anche la stessa storia di Bitcoin non è nuova a queste altalene: in particolare, a novembre 2013, e persino a maggio, giugno e settembre 2017, la criptovaluta più capitalizzata del mondo ha dato seguito a importanti correzioni. “Per la maggior parte, non penso che questa correzione più recente sia diversa dalle correzioni degli anni precedenti. Si tratta di momenti che permetteranno a Bitcoin di affermarsi veramente come una asset class sostenibile” – afferma Vogel.

In tutto questo, Vogel rimane ottimista sul fatto che nel 2018 continueremo a vedere molti progetti di successo che utilizzeranno Bitcoin come spina dorsale, sostenendo l’asset nel suo percorso consolidato verso lo sviluppo positivo, anche nel prossimo futuro.

I prezzi rimangono un nodo cruciale

Alexander Lobanov, socio amministratore e membro del consiglio di amministrazione di USP Capital Ltd. e VanHealthing Crypto Fund di Biotech Innovations, sostiene che il prezzo di Bitcoin, così come i prezzi delle altre principali criptovalute, rimanga un nodo cruciale. Lobanov osserva che anche il destino di Ethereum sta dando una certa preoccupazione alla comunità criptovalutaria. Ma perché?

Lobanov ha affermato alla CCN che i sentimenti negativi espressi dalla comunità criptovalutaria e dai trader alle prime armi stanno rivelando che il mercato si è già stancato della tendenza al ribasso. “Condivido l’opinione che dopo il brusco periodo di crescita, via debba essere un processo di consolidamento oggettivo. Allo stesso tempo, le autorità sono molto attive e hanno contribuito ad aggiungere un sentimento negativo al mercato” – dichiara l’esperto.

Insomma, contribuendo ad alimentare le difficoltà, molti operatori di cripto-mercato hanno iniziato a dover fare i conti con molti obblighi legali, compresi quelli fiscali. Questi sviluppi, spesso confusi, hanno comportato un significativo calo dei nuovi flussi di cassa, con incerte evoluzioni per il resto dell’anno. Lobanov ritiene anche che la “stanchezza” del mercato e l’attenzione dei regolatori verso i mercati criptovalutari saranno influenzati a sua volta dal mercato delle ICO.

Il mercato ICO sta cambiando in modo irreversibile

Per quanto riguarda il mercato ICO, infatti, Lobanov ritiene che la situazione abbia iniziato in modo irreversibile a evolversi in modo più approfondito e professionale, in particolare per quanto riguarda la valutazione da parte della cripto-comunità e dei regolatori. L’esperto osserva anche che il tempo del denaro facilmente raccolto da ICO senza sostanza progettuale è finito, e che in futuro vedremo ICO più serie e affidabili.

Inoltre, Lobanov afferma che le innovazioni nell’area blockchain non sono ancora state del tutto esaurite, e che in futuro nasceranno nuovi prodotti e soluzioni che forniranno ulteriore linfa al comparto. A dimostrazione di ciò, il fatto che molte grandi aziende come IBM hanno iniziato a investire in blockchain, e che la principale piattaforma – Ethereum – ha attraversato cambiamenti significativi che ne hanno migliorato l’affidabilità.