Russia, Sberbank vuole avere i dati crypto dei propri clienti

Sta facendo discutere, negli ultimi giorni, la posizione di Sberbank in relazione alla posizione in criptovaluta detenuta dai propri clienti.

Sberbank e le criptovalute

Stando a quanto afferma Forbes, infatti, Sberbank starebbe inviando delle lettere ai propri clienti domandando precise informazioni sugli asset criptovalutari detenuti dagli stessi. In particolare, sarebbero nel mirino dei desideri informativi del principale istituto di credito russo gli indirizzi dei wallet criptovalutari on line dei correntisti, il loro equipaggiamento per il mining (e l’indicazione si tratta di dispositivi di proprietà o in noleggio) e ancora l’hash rate di riferimento.

Una simile presa di posizione – che la banca ha giustificato essere in applicazione di un provvedimento di legge contro il riciclaggio di denaro e il contrasto al finanziamento al terrorismo – sta naturalmente creando ben più di qualche grattacapo agli exchange, che lamentano tali sostanziali indagini da parte dell’istituto di credito, definendo come “anomala” tale comunicazione massiva ai clienti.

È peraltro piuttosto curioso che il tutto stia avvenendo proprio mentre le autorità russe sembrano aver rallentato sulle idee di regolamentazione del mercato criptovalutario. Lo stesso primo ministro Dmitry Medvedev ha commentato recentemente che non c’è alcuna urgenza di disciplinare il comparto crypto, nella considerazione che secondo il governo russo le criptovalute stanno perdendo popolarità.

Ma sarà realmente così?