Stati Uniti: le Central Bank Digital Currency potrebbero sostituire le banche, ma a un costo

Stati Uniti: le Central Bank Digital Currency potrebbero sostituire le banche, ma a un costo - Central Bank Digital CurrencySecondo una ricerca della Federal Reserve di Philadelphia negli USA, le Central Bank Digital Currency potrebbero un giorno sostituire le banche. Ma ciò comporta dei rischi.

La ricerca della Federal Reserve

Il documento della ricerca – intitolato ” Central Bank Digital Currency: banca centrale per tutti?” – ha studiato le implicazioni di un account in una Central Bank Digital Currency (CBDC), concentrandosi sulla sua potenziale concorrenza con il tradizionale ruolo di trasformazione delle scadenze delle banche commerciali.

“L’introduzione delle valute digitali può giustificare un cambiamento fondamentale nell’architettura di un sistema finanziario, come una banca centrale “aperta a tutti””, si legge nel documento. La ricerca della Fed, sviluppata in collaborazione con le Università della Pennsylvania e di Chicago, ha esaminato le implicazioni dell’introduzione di una CBDC e di come questa potrebbe influenzare l’intermediazione finanziaria.

In particolare, l’obiettivo era di esplorare il ruolo svolto dalle CBDC nel “dare ai consumatori la possibilità di detenere direttamente un conto bancario presso la banca centrale”, in sostanza sostituendo il ruolo attualmente svolto dalle banche commerciali.

La trasformazione delle scadenze si riferisce alla pratica degli istituti finanziari di prendere in prestito denaro per tempi più brevi di quelli in cui prestano. Ciò avviene spesso grazie ai depositi dei risparmiatori, convertendo tali finanziamenti in prestiti a lungo termine come i mutui.

È il ruolo delle banche commerciali per facilitare le esigenze di istituti di credito e mutuatari. Questo processo può tuttavia ritorcersi contro, come nel caso in cui ci fosse un momento di panico o una corsa alle banche in cui tutti i risparmiatori tentassero di ritirare subito i soldi o se i mercati monetari improvvisamente si prosciugassero a causa di istituti di credito che non concedessero più prestiti a breve termine.

Conclusioni

Il documento ha stabilito che la serie di stanziamenti raggiunti con l’intermediazione finanziaria privata (banche commerciali) potrebbe essere raggiunta anche con una CBDC, a condizione che la concorrenza con tali banche commerciali e i depositanti non si faccia prendere dal panico.

Tuttavia, il documento ha anche determinato un costo associato. “Il nostro risultato di equivalenza (tra le due banche) ha una controparte sinistra. Se la concorrenza delle banche commerciali fosse compromessa (ad esempio, attraverso una qualche sovvenzione fiscale dei depositi della banca centrale), la banca centrale dovrebbe porre attenzione alle sue scelte per evitare di creare il caos con il ruolo di trasformazione delle scadenze”, secondo il documento.

In altre parole, se le CBDC interferissero con il ruolo delle banche commerciali e consentissero il prestito di più denaro, c’è il timore che le banche centrali possano danneggiare i mercati monetari.

Il documento ha anche mostrato come la “rigidità del contratto della banca centrale con le banche di investimento” possa scoraggiare il panico, e se i depositanti iniziassero a depositare esclusivamente presso la banca centrale, questa potrebbe diventare una “monopolista dei depositi”, attirando depositi dal settore bancario commerciale.

“Questo potere monopolistico eliminerebbe le forze che inducono la banca centrale a fornire la quantità socialmente ottimale di trasformazione delle scadenze”, afferma il documento della Fed.