Telegram ritarderà il lancio del suo GRAM?

Telegram, la popolare applicazione di messaggistica istantanea con all’attivo più di 300 milioni di utenti in tutto il mondo, potrebbe rimandare i propri piani di lancio della sua criptovaluta, dopo che la Securities and Exchange Commission (SEC) ha metabolizzato un ordine restrittivo per fermare la vendita di token negli Stati Uniti.

L’azienda, che ha raccolto più di 1,7 miliardi di dollari l’anno scorso per il suo progetto criptovalutario, ha affermato dinanzi ali investitori che sta valutando in che modo risolvere le preoccupazioni dell’agenzia federale statunitense, che potrebbero potenzialmente ritardare l’emissione dei token oltre la deadline fissata al 31 ottobre.

La nota diramata su Bloomberg rammenta altresì che gli investitori hanno acquistato i diritti per GRAM – le monete digitali di Telegram – ad un forte sconto, con la possibilità di rivenderli ad un “prezzo di riferimento” di 3,62 dollari, ovvero quasi tre volte il costo massimo dei diritti, secondo la SEC.

L’agenzia ha detto che la raccolta di fondi non è legalmente valida, negli Stati Uniti, perché Telegram non ha mai registrato la sua offerta con l’agenzia.

Dal canto suo, Telegram ha affermato di essere stata in trattative con il regolatore statunitense negli ultimi 18 mesi, e di esser delusa dallo scoprire la posizione della SEC, le cui preoccupazioni per quanto attiene l’industria criptovalutaria non sono certamente una novità.