Tom Emmer propone un progetto di legge sulle criptovalute

Tom Emmer propone un progetto di legge sulle criptovalute - Tom Emmer

La politica statunitense continua a riservare grande attenzione agli asset digitali. Se l’attenzione di gran parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni si focalizza in particolare su Libra e Bitcoin, con sentimenti spesso non favorevoli al comparto, alcuni settori evidentemente disposti meglio nei confronti dell’innovazione cercano invece di capire se le monete virtuali possano rappresentare un vantaggio per l’economia e la finanza. Tra di essi c’è anche Tom Emmer, deputato della Camera dei Rappresentanti che si era già fatto notare a luglio, quando aveva proposto “Safe Harbor for Taxpayers with Forked Assets”, una proposta di legge tesa a promuovere la crescita del settore blockchain negli Stati Uniti cercando di facilitare il rapporto tra le aziende operanti nel settore e una legislazione spesso non chiara. L’intento che lo aveva mosso in quel momento era quello di ridurre le difficoltà delle aziende affermando come fosse ormai tempo di attenuare la loro necessità di comprendere appieno tutte le leggi fiscali, in quanto la complessità della legislazione poteva indurre in errore gli imprenditori.

La legge proposta da Emmer

Una impostazione che lo stesso Emmer ha posto anche alla base della sua nuova proposta di legge, annunciata il 24 ottobre e il cui scopo è essenzialmente una chiarificazione del quadro normativo in cui sono chiamate ad investire le imprese statunitensi che operano nel settore degli asset digitali e delle tecnologie emergenti.
In pratica il suo nuovo disegno di legge permetterebbe alle compagnie che già operano in conformità alle leggi sui titoli azionari, o le quali abbiano già acquisito un’esenzione da tali normative, di distribuire le proprie divise virtuali senza doversi sottoporre ad ulteriori regolamentazioni.
A svelarlo è stato un tweet di Weiss Crypto Ratings, secondo il quale il provvedimento, una volta approvato, metterebbe al riparo da un punto di vista legale le aziende conformi ai requisiti imposti dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti nei confronti di alcune delle misure coercitive previste dallo stesso organo di regolamentazione.

Un momento particolare

La proposta in questione arriva in un momento molto particolare per gli Stati Uniti, impegnati nel tentativo di arginare Libra. La moneta digitale di Facebook sta incontrando una resistenza sempre più notevole da parte di gran parte del mondo politico e istituzionale a stelle e strisce. Una opposizione che si fonda su due timori ben precisi: il fatto che essa possa consegnare ulteriore potere ad una azienda che già nel passato ha mostrato pochi scrupoli nel muoversi anche in violazione alle leggi esistenti e che la creazione di Zuckerberg possa andare a confliggere con il potere imperiale del dollaro. Timori che sono stati espressi da più parti e che non sono mai stati dissolti da Menlo Park che, anzi, con le palesi ambizioni esplicitate nella pubblicazione del White Paper di Libra ha allargato il solco già esistente con la politica a seguito dello scandalo di Cambridge Analytica. Proprio questa avversione, però, potrebbe paradossalmente facilitare il compito di altri soggetti visti come meno problematici, operanti nel settore degli asset digitali. Il percorso del progetto di legge di Emmer potrebbe di conseguenza rivelarsi molto più agevole del previsto.