Trump boccia il Petro e mette al bando il suo uso

Trump boccia il Petro e mette al bando il suo uso. Per l’amministrazione USA, è solo un modo per poter aggirare le sanzioni.

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L’amministrazione Trump ha vietato l’uso da parte degli americani della criptovaluta venezuelana, il Petro, di cui in diverse occasioni ci siamo occupati su queste pagine. Il presidente USA ha infatti dichiarato che la sua introduzione è finalizzata solo ad aggirare le sanzioni statunitensi.

Trump: illegali le transazioni con il Petro

In un ordine esecutivo immediatamente entrato in vigore, Donald Trump ha dunque dichiarato illegali tutte le transazioni statunitensi relative a valute digitali e token venezuelani. Un divieto che si applica a tutte le persone fisiche e alle società soggette alla giurisdizione degli Stati Uniti, e che getta nuove ombre (peraltro, non certo sorprendenti) sulla criptovaluta del Paese sudamericano.

Ricordiamo che a febbraio il Venezuela è diventato il primo Paese a lanciare la propria versione di Bitcoin, il Petro, in una mossa che Nicolas Maduro ha celebrato per mettere il suo Paese all’avanguardia tecnologica mondiale.

In realtà, Trump ritiene che la valuta sia un “tentativo di aggirare le sanzioni statunitensi”, imposte contro il regime di Maduro. Già il ministero del tesoro USA aveva detto a gennaio che il Petro sembrava essere “un’estensione del credito al Venezuela” avvertendo che le transazioni potrebbero violare le sanzioni statunitensi.

Il Petro – rammentiamo – p sostenuto dalle riserve petrolifere del Venezuela, le più grandi del mondo. tuttavia, arriva sul mercato mentre il Paese socialista sprofonda ancora più in profondità in una crisi economica caratterizzata da un’impennata dell’inflazione e da carestie alimentari che costringono i residenti in fila per ore ad acquistare prodotti.