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Nuggets, una piattaforma di identificazione e pagamenti digitali, ha sviluppato un modo per accettare consegne senza la necessità di una firma fisica, come reazione al picco di frodi e chargeback messi in atto durante la pandemia di COVID-19.
Un modo per effettuare consegne sicure mantenendo il distanziamento sociale
Utilizzando una tecnologia di consegna senza contatto verificata biometricamente e protetta con la tecnologia blockchain, la società con sede a Londra si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori i mezzi per una prova di identificazione praticabile pur mantenendo le distanze sociali richieste dalle misure contro il coronavirus.
Nuggests afferma che il sistema di firma senza contatto contribuirebbe a contrastare l’aumento delle frodi in consegna e le richieste di riaddebito registrate durante la pandemia. Dal momento che i clienti non devono più firmare per le consegne al fine di mantenere le distanze, i chargeback fraudolenti stanno salendo alle stelle.
Citando i dati del Regno Unito, Nuggets ha anche affermato che le consegne non riuscite sono costate alle aziende di spedizione fino a 1,6 miliardi £ (2 miliardi $).”I commercianti sono talmente stressati da un aumento degli ordini, problemi di personale e problemi di evasione della catena di approvvigionamento, che la necessità di contestare i chargeback finisce in fondo all’elenco”, ha dichiarato il CEO e cofondatore di Nuggets Alastair Johnson.
Come funziona
Durante una consegna, il corriere userebbe un’app per scansionare l’ID digitale del destinatario (emesso da Nuggets) per verificare che si tratti effettivamente del cliente che ha ordinato gli articoli.Se il cliente viene identificato con successo, il pacco viene consegnato e una prova di consegna viene immediatamente inviata alla società da cui è stato effettuato l’acquisto.
Nuggets ha affermato che il sistema “garantisce la consegna verificata di un pacco al giusto destinatario”, mentre l’utilizzo di una blockchain consente la comunicazione sicura delle informazioni biometriche e di pagamento dei clienti.
La pandemia ha spinto il volume dell’e-commerce… ed anche i costi
L’e-commerce ha visto un enorme impulso negli ultimi mesi, in gran parte a causa della quarantena forzata e delle ordinanze per non uscire dalla propria casa emesse durante la pandemia. Il corriere globale DHL “ha registrato una crescita di volume di oltre il 36 % nel volume nazionale e del 28 % del volume transfrontaliero rispetto alle medie giornaliere registrate a febbraio”, ha riportato una pubblicazione del settore di Aircargo News il 14 maggio.
“La combinazione dei costi astronomici che devono affrontare le nostre attività di e-commerce, dai riaddebiti fraudolenti alle consegne non riuscite, con false recensioni degli utenti, potrebbero davvero essere risparmiate se venisse integrato il progetto Nuggets”, ha affermato Johnson.
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