Uno sguardo all’hub crittografico “Sango” della Repubblica Centrafricana

Uno sguardo all'hub crittografico "Sango" della Repubblica Centrafricana - central african republic flag 01L’adozione del bitcoin come moneta legale da parte della Repubblica Centrafricana ha ricevuto applausi, complimenti e molte critiche. Senza farsi scoraggiare dalle critiche, il governo locale si sta muovendo per fornire un’infrastruttura di valuta digitale ai suoi cittadini.

Il 24 maggio, il presidente della RCA Faustin-Archange Touadera si è collegato a Twitter per annunciare il lancio della prima iniziativa significativa del Paese in materia di criptovalute, denominata “Sango”, svelando i piani per attirare gli appassionati di criptovalute a livello globale.

Attirare gli appassionati globali di criptovalute

Touadera ha svelato i piani per creare l’hub cripto della RCA subito dopo che l’Assemblea nazionale ha adottato all’unanimità il Bitcoin come moneta legale. L’Assemblea nazionale della RCA ha avviato l’iniziativa cripto-centrica denominata Sango con il sostegno di Touadéra.

Un documento di 24 pagine illustra gli obiettivi del progetto, sottolineando che Sango mira ad “aprire la strada a un futuro digitale di infinite possibilità”. Nel suo Tweet, Touadéra ha espresso il suo sostegno a Sango, affermando che il progetto ha il “potenziale per rimodellare il sistema finanziario della RCA”.

Il documento presenta inoltre i piani della RCA, tra cui “facilitare l’acquisizione di terreni in bitcoin per gli investitori di tutto il mondo” e creare una Banca nazionale digitale. Nel documento, il governo locale ha anche dichiarato che “sosterrà pienamente” l’accesso alle sue risorse naturali, come oro, diamanti, uranio, litio e petrolio.

È interessante notare che Sango avrà un’isola soprannominata “l’isola crittografica”, la “prima isola del metaverso supportata da un’isola reale”.

Secondo il documento, il quadro giuridico di Sango includerà un programma di residenza elettronica, la cittadinanza per investimento, la registrazione online delle imprese e l’assenza di imposte sul reddito o sulle società. Al momento, la RCA prevede di elaborare questo quadro giuridico dedicato entro la fine di quest’anno.

Il documento parla anche della creazione di un portafoglio bitcoin per inviare, ricevere e conservare BTC, compatibile con la Lightning Network. La Lightning Network è il protocollo di secondo livello di bitcoin per pagamenti più economici e veloci.

La RCA intende finalizzare l’interconnessione Internet della Central African Backbone (CAB) entro la fine dell’anno per alimentare la sua “intera trasformazione digitale”. Nella “zona economica delle criptovalute” della nazione, gli utenti potranno proporre, visualizzare e contribuire ai futuri sviluppi dell’hub crittografico.

CAR “sconcerta il criptoverso”?

Se da un lato il riconoscimento del BTC come moneta legale da parte della CAR è stato accolto con favore da molti, dall’altro ha ricevuto parecchie critiche da parte di autorità di regolamentazione ed esperti finanziari di tutto il mondo. Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che l’adozione del bitcoin da parte della Repubblica Centrafricana potrebbe essere preoccupante e presentare una serie di sfide per il Paese e la regione.

Molti rapporti hanno anche rivelato che il governo ha adottato il BTC come moneta legale senza consultare la banca centrale regionale, che gestisce una valuta comune utilizzata da sei Paesi, tra cui la Repubblica Centrafricana.

In particolare, la nazione è una delle più povere del mondo ed è diventata la seconda ad adottare il BTC dopo El Salvador. La decisione di Touadéra ha suscitato anche le critiche dei partiti di opposizione.

Tuttavia, la CAR ha in programma di sviluppare un hub per attirare le imprese e gli appassionati di criptovalute nella nazione, in quanto Sango mira a portare “l’eredità del Bitcoin al livello successivo”. Secondo i dati della Banca Mondiale, la notizia dell’hub di Sango è destinata a portare investitori stranieri nel Paese, probabilmente nel tentativo di sviluppare ulteriormente una nazione che ha uno dei PIL più bassi.