Var Group annuncia la creazione di un laboratorio blockchain

Var Group annuncia la creazione di un laboratorio blockchain - block chain

Var Group, azienda leader nei servizi per l’innovazione ICT delle imprese italiane operante nell’orbita del gruppo SeSa S.p.a, quotato nel segmento Star di Borsa Italiana, ha annunciato la creazione di BlockIt, un laboratorio di ricerca e sviluppo che sarà interamente dedicato alla blockchain e all’integrazione delle nuove competenze con l’offerta focalizzata per i settori del Made in Italy. Una notizia che non ha avuto la meritata risonanza in un momento in cui i media sembrano riservare la loro attenzione a Bitcoin e Libra, ma che conferma i fermenti esistenti in Italia e relativi a quella che viene ormai indicata come la tecnologia del futuro, anche prossimo.

BlockIt: di cosa si tratta?

BlockIt sarà condotto da Nicola De Bello e Michele Morbiato, i quali vantano oltre trent’anni di esperienza nello sviluppo di software per le aziende, sistemi di analisi sulla sicurezza, training di sviluppo sicuro, infrastrutture come firewall e intrusion detection, antivirus, soc, compliance per la sicurezza dei dati sensibili in ambito pagamenti. Il laboratorio avrà la sua sede a Padova e si vedrà affidare il compito di progettare e realizzare soluzioni evolute per le aziende. L’assunto da cui parte è che la tecnologia blockchain, può essere oggetto d’utilizzazione in ogni processo codificato al fine di garantire l’esigenza di garantire l’autenticità e la sicurezza di tutti i suoi passaggi. Questo indipendentemente dal fatto che si tratti di servizi, prodotti, documenti o certificazioni.
La stessa BlockIt si è del resto già segnalata per la realizzazione di due progetti tesi a garantire prodotti alimentari altamente deperibili e l’integrità di farmaci salvavita, certificandoli. Una esigenza viva soprattutto nel Made in Italy, ove i brand tricolori hanno la necessità di sfruttare al meglio la rendita di posizione derivante da un marchio così prestigioso, impedendo che possano appropriarsene imprese che non ne hanno il diritto. La lotta alla contraffazione, vera e propria piaga per i prodotti italiani sui mercati esteri, dovrebbe avere un punto di svolta nel 2020, quando le aziende italiane potranno iniziare a sperimentare i vantaggi derivanti dall’utilizzo della blockchain con le applicazioni concrete della tecnologia.

Le collaborazioni con il mondo accademico

In questa ottica va anche sottolineato come proprio Var Group si stia adoperando per fare sistema con il mondo accademico. Lo ha ricordato Francesca Moriani, amministratore delegato del gruppo, che ha voluto porre un particolare accento sulle collaborazioni in fase di avvio con alcune delle più importanti università italiane. La prima delle quali avrà come protagonista il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova.

L’atteggiamento del mondo politico

Il progetto BlockIt conferma come anche in Italia esistano realtà che stanno mostrando grande vitalità in un settore come quella della blockchain, che in molti indicano come fondamentale in tema di innovazione. Un settore formato da una miriade di piccole e medie aziende le quali chiedono alla politica un quadro normativo ben definito in modo da poter contare su un ecosistema in grado di aiutarne la crescita. Una richiesta che sinora non ha trovato ascolto nelle istituzioni, spingendo molte di queste imprese a ventilare il loro trasferimento in lidi più accoglienti, come potrebbero essere Malta o San Marino.