sulle cripto
La De Nederlandsche Bank (DNB) si sta muovendo per far applicare rapidamente le leggi olandesi antiriciclaggio (AML) rafforzate, che il mese scorso il Parlamento olandese ha approvato per conformarsi alle direttive e agli standard AML dell’Unione Europea stabiliti dalla Financial Action Task Force.
Il rapido adattamento alla normativa della DNB – la Dutch Upper House ha approvato le leggi “modificate” della quarta direttiva antiriciclaggio (AMLD4) il 21 aprile – minaccia le aziende che convertono criptovalute e fiat o offrono servizi di custodia criptata con ordini immediati di cessazione e desistenza se non effettuano la registrazione entro la scadenza del 18 maggio imposta dal Parlamento. Per le società crypto-to-crypto, invece, non è necessaria la registrazione.
L’annuncio della nuova scadenza in tempi molto stretti arriva mentre le società di criptovaluta olandesi esprimono pesanti critiche nei confronti di una legge che definiscono onerosa per il settore in generale.
Nelle loro lunghe deliberazioni sull’attuazione dell’AMLD5 dell’UE, le aziende affermano che la DNB e il Ministero delle finanze hanno esercitato pressioni sulle piccole società, costringendo persino alcune di queste a chiudere i battenti.
Non è stato immediatamente chiaro il motivo per cui la DNB e il Parlamento hanno citato la “quarta direttiva antiriciclaggio” modificata dall’UE nelle rispettive dichiarazioni e leggi invece della più recente direttiva, AMLD5.
Al momento non risultano chiarimenti da parte della DNB e del Parlamento in merito a tale questione.Le imprese che non riescono a registrarsi “devono quindi cessare le attività esistenti” il 18 maggio e rischiano multe e “azioni di contrasto”, ha scritto la banca nel suo comunicato stampa. Il comunicato indicava anche che una bozza di domanda sarebbe sufficiente per soddisfare le esigenze di registrazione per la data di metà maggio.
Tale invito all’azione sembra formalizzare un analogo avviso di registrazione inviato nel settembre 2019, mesi dopo che l’UE ha pubblicato la sua quinta direttiva antiriciclaggio dell’UE, ma prima che il Parlamento olandese avesse concordato la sua versione.
La norma AMLD5 ha dato agli Stati membri dell’UE fino al 10 gennaio per attuare la direttiva. Ma il parlamento olandese non è intervenuto sulle sue leggi AML fino al 21 aprile. Questo ritardo ingiustificato, oltre alla precedente richiesta di registrazione da parte della banca centrale, potrebbe aver spinto la DNB a fissare un preavviso insolitamente stretto di due settimane.
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