Fin dalla sua introduzione nel 2009, il mondo finanziario ha discusso sulle opportunità e sui rischi associati alla nascita del Bitcoin.

Nel frattempo, le valute digitali si sono sviluppate da un fenomeno marginale e da oggetto speculativo per pochi esperti a una dimensione diffusa e seria nel mercato finanziario.

Nel recente passato, il Bitcoin ha registrato un immenso aumento del valore, ma ha subito quasi altrettante perdite.

Sorge la domanda se il Bitcoin e le altre criptovalute abbiano il potenziale per assicurarsi un posto affidabile nel mercato finanziario e si possano ritenere una valida alternativa di investimento per i nuovi arrivati e per gli investitori più piccoli.

Come investire in criptovalute?

Se avessi investito € 100 in Bitcoin nel 2010, ora avresti token del valore di circa € 1.025.556.
Se avessi acquistato Bitcoin alla fine di aprile 2018, sperando che aumentasse di nuovo, avresti invece perso fino al 20%.

Nel 2019 un investimento in Bitcoin vale ancora la pena?

Quale strategia di investimento ha attualmente un senso? E quanto è grande il rischio ?

E, investire in criptovalute a lungo termine o piuttosto a breve termine? Come investire in criptovalute? In quale criptovaluta investire nel 2019? Quali soluzioni Blockchain promettono di più?

Come per le azioni, il settore immobiliare e l’oro, scegliere di investire in criptovalute è una decisione ben calcolata che non dovrebbe essere forzata o affrettata.

È importante assumere una decisione molto informata e in autonomia, mai seguendo l’opinione di altri!

Prima di investire, si devono conoscere i propri obiettivi di investimento, delinearli e iniziare a lavorare per raggiungerli.

Come per ogni altro investimento si deve rispondere a domande come “Quanto velocemente voglio fare un profitto?“, “Quanti soldi dovrei investire?” ecc. Le risposte a queste domande determinano la base solida del progetto di investimento, e daranno coraggio e lungimiranza quando le cose si complicano.

Cos’è il Bitcoin?

Il termine Bitcoin è composto dalle parole inglesi “bit” (“cifra binaria” ) e “coin” (” moneta”).

Il concetto di valuta digitale è stato descritto dall’autore Satoshi Nakamoto in un “Libro Bianco” il 31 ottobre 2008.

Nakamoto non è una persona reale, il suo nome è probabilmente uno pseudonimo o rappresenta un gruppo di persone.

Il vantaggio della criptovaluta è di abilitare un sistema monetario che operi indipendentemente dalle banche e che sia meno costoso e più veloce delle transazioni precedenti.

La valuta digitale viene scambiata “peer to peer“, ossia direttamente tra gli utenti senza l’aiuto delle banche. Ciò è reso possibile dall’uso della tecnologia blockchain: all’interno del sistema, tutte le transazioni sono memorizzate più volte e in modo decentrato.

Investire in Bitcoin

Il Bitcoin sembra essersi “svegliato dal letargo” in questi ultimi giorni, secondo alcuni esperti, e ha mostrato un trend rialzista davvero incredibile e stupefancente.

Ad esempio, il Bitcoin è aumentato di un rispettabile 11% nelle ultime ore e fino al 35% nell’ultima settimana vedi quotazione Bitcoin .

Oggi 21 maggio 2019 la quotazione del Bitcoin è di 7.949,73 dollari statunitensi ovvero 7.124,95 euro.

Ora molti investitori si chiedono giustamente se abbia senso acquistare Bitcoin. Dipende dall’orizzonte temporale!
Per chi è orientato ad un investimento a lungo termine, l’attuale prezzo di Bitcoin potrebbe essere piuttosto allettante, dopotutto, la criptovaluta di Satoshi Nakamoto è ancora un buon 60% al di sotto del massimo storico.

Per gli investitori a breve termine, tuttavia, inseguire questo risultato potrebbe rivelarsi molto rischioso. Certo il profitto non è escluso ed è possibile che cresca ancora il prezzo.

Tuttavia, per entrambi gli orizzonti di investimento, effettivamente è ora il momento “peggiore” dall’aprile 2018 per comprare Bitcoin.

Durante tutto questo lasso temporale, è stato possibile acquistare Bitcoin (vedi la guida come comprare Bitcoin) a prezzi più bassi di quelli attuali: ciò significa che investendo si ricevono meno Bitcoin per un euro.

Su quali criptovalute investire? Perché ci sono le criptovalute?

L’obiettivo della prima criptovaluta, il Bitcoin, era semplicemente quello di creare un sistema di pagamento che funzionasse senza istituzioni finanziarie per consentire ai consumatori un certo grado di autodeterminazione e anonimato informativo.

Di conseguenza, il Bitcoin è stato utilizzato anche per i pagamenti illegali e illeciti. Nel frattempo, la tecnologia della Blokchain è stata ampliata e migliorata, così che le valute crittografiche possono ora essere utilizzate per le transazioni monetarie come una sicura, veloce e conveniente alternativa per la trasmissione di dati sensibili.

Ad esempio, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite utilizza la Ethereum Blockchain in un progetto pilota per distribuire risorse ai rifugiati.

L’organizzazione rilascia buoni alimentari tramite la Blockchain e gli interessati possono pagare in un campo profughi con la scansione dell’iride.

In questo modo, le risorse finanziarie arrivano direttamente ai bisognosi e la corruzione non è più un problema per l’organizzazione.

Quali criptovalute ci sono in circolazione?

Nel 2009 è emersa la prima e più nota criptovaluta, che ha portato alla nascita di molte altre valute alternative,
anche se in termini di capitalizzazione di mercato è sempre la prima cripto, almeno fino ad oggi.

Litecoin è stato annunciato nel 2011 come alternativa al Bitcoin. Nel mercato delle valute digitali, il Litecoin viene spesso definito “argento” e il Bitcoin come “oro”.

Litecoin è considerato argento perché la rete Litecoin è in grado di gestire transazioni quattro volte più veloci rispetto a Bitcoin.

Inoltre, l’offerta totale del Litecoin è di 84 milioni di monete, mentre l’offerta totale di Bitcoin è limitata a 21 milioni di unità. Questo quadruplicarsi nel numero di unità significa che il potenziale tasso di inflazione di Litecoin supera quello di Bitcoin.

Il principale concorrente di Bitcoin è l’Ethereum , creato nel 2013 dal diciannovenne Vitalik Buterin. Ethereum si basa su Blockchain ma è più potente, ha introdotto i “contratti intelligenti” e persegue un obiettivo diverso: non vuole essere una moneta reale per la vendita e l’acquisto ma è orientato a costruire intere organizzazioni su base elettronica e decentralizzata.

Ethereum è alla base della maggior parte delle cosiddette Initial Coin Offerings (ICO) e di molte delle criptovalute oggi esistenti.

Jacqueline Facconti

Jacqueline Facconti - Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale con 110 e Lode presso l'Università di Pisa, redattrice anche di WebEconomia, Finaria.it, Assicurazionivita.net, Regime-Forfettario.it, etc.

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