Il governo di Shanghai investe 5 milioni $ nella startup blockchain Conflux

La startup blockchain Conflux ha ricevuto un contributo di ricerca di oltre 5 milioni di dollari dal Comitato Scientifico e Tecnologico di Shanghai e dal governo del distretto di Xuhui, che fa parte del governo municipale della città. Ciò rappresenta un segno riguardo ai piani futuri sull’economia e lo sviluppo sociale della Cina, che fino ad ora si è sempre dimostrata cauta nei confronti delle blockchain pubbliche.

La Cina decide di supportare una blockchain pubblica e senza licenze

L’azienda Conflux con sede a Pechino ha dichiarato di essere diventata l’unico progetto blockchain pubblico e senza licenza sostenuto dal governo cinese, secondo una dichiarazione dell’azienda.

Il progetto è entrato nella lista di 57 progetti high tech, che include tra gli altri il 5G e alcune tecnologie aerospaziali, dal governo di Shanghai, secondo un documento ufficiale del 25 novembre emesso dal comitato tecnologico.

Il finanziamento verrà utilizzato per sviluppare la ricerca della blockchain pubblica. Il progetto sosterrà anche una supply chain per il settore aerospaziale che si intende costruire sulla rete Conflux, ha affermato l’azienda.

Secondo l’azienda, il progetto di Conflux è stato incluso nell’ultimo piano quinquennale del governo di Shanghai. Tale piano consiste in una serie di iniziative sociali ed economiche che definiscono l’economia futura del paese e lo sviluppo sociale.

La Cina si è concentrata principalmente sullo sviluppo di blockchain autorizzate pur essendo cauta nei confronti delle catene decentralizzate pubbliche, dal momento che tali progetti hanno usufruito di initial coin offering (ICO) per raccogliere capitali e distribuire i loro token come alternativa alle valute legali.

“Sebbene la quantità di denaro concessa sia importante, è il segnale del governo di supportare una catena pubblica priva di autorizzazioni come Conflux che conta di più per noi”, ha detto il co-fondatore di Conflux Fan Long.

Conflux non lancerà un ICO

La Banca Popolare Cinese, la banca centrale del paese, ha vietato gli ICO e ha represso il trading fiat-to-crypto attraverso una serie di provvedimenti pubblici sin dal 2017. Conflux non lancerà un ICO né sarà coinvolta in alcuna forma di vendita centralizzata di token, secondo Long.

Fondata nel 2018, Conflux ha raccolto 35 milioni di dollari tramite una vendita privata di token da importanti investitori in Cina, tra cui la società di private equity Sequoia China, Huobi Group, Shunwei Capital e Rong360.

Il suo team include sviluppatori che hanno frequentato le migliori scuole di ingegneria in Cina e all’estero, dove hanno studiato per ottenere i loro titoli di studio. Il governo di Shanghai aveva accettato di aiutare Conflux ad aprire un istituto di ricerca e un centro di incubazione con un importo non divulgato di finanziamenti per la ricerca già nel 2019.