sulle cripto
Un gruppo di ricercatori di Los Alamos, il laboratorio scientifico statunitense che ha creato la bomba atomica, ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale che tiene i minatori crypto lontani dai supercomputer.
Di tanto in tanto, infatti, gli hacker riescono a infettare i supercomputer, ovvero alcuni dei computer più potenti al mondo con velocità di elaborazione centinaia di migliaia di volte superiori anche ai migliori PC da gioco, usando le macchine per il mining di criptovaluta e comprare Bitcoin. L’idea è di reindirizzare tutto quel potere e usarlo per estrarre criptovalute come Bitcoin.
Questo tipo di hack è il flagello degli operatori di supercomputer, che presiedono alla potenza di calcolo solitamente riservata ai migliori gruppi di ricerca scientifica a livello globale. A maggio, ad esempio, almeno una dozzina di supercomputer europei hanno dovuto chiudere a causa di attacchi provenienti da dispositivi usati per il mining di criptovaluta, secondo la BBC.
Le persone colpite, o potenzialmente a rischio, potrebbero quindi apprezzare il lavoro degli scienziati informatici del Los Alamos National Laboratory, che hanno ideato un sistema di intelligenza artificiale per fermare tali hacker.
Tale sistema è progettato specificamente per gli attori malintenzionati che prendono di mira i supercomputer per estrarre criptovalute come bitcoin (BTC) e monero (XMR), ha specificato il gruppo.
I ricercatori hanno spiegato tutto nel loro articolo intitolato “Code Characterization With Graph Convolutions and Capsule Networks”, che è stato pubblicato dall’IEEE, uno dei principali organismi dell’infrastruttura Internet.
Al contrario di altri sistemi che tentano di cercare il codice dannoso, il sistema di intelligenza artificiale dei ricercatori di Los Alamos si assicura che il supercomputer esegua solo programmi che dovrebbero essere in esecuzione sul suo hardware.
In particolare, il sistema si basa sul confronto di grafici, che sono come le impronte digitali per il software. “Proprio come i criminali umani possono essere catturati confrontando le spirali e gli archi sulle punte delle loro dita grazie alla registrazione in un database di impronte digitali, il nuovo sistema AI confronta i contorni nel grafico di controllo del flusso di un programma con un catalogo di grafici per i programmi che possono essere eseguiti su un dato computer”, ha spiegato il laboratorio.
I ricercatori hanno eseguito alcuni test e hanno scoperto che il sistema trova i minatori cripto dannosi in modo “molto più veloce e affidabile rispetto alle analisi convenzionali non basate sull’intelligenza artificiale”.
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