L’angoscia degli investitori per la politica monetaria della Fed e i timori di una recessione economica hanno colpito gli asset più rischiosi. Il NASDAQ 100 è sceso del 26,9% da un anno all’altro.
A seguito dello stress del mercato, la correlazione del bitcoin con il NASDAQ si è rafforzata quest’anno, lasciando il bitcoin in calo del 38% da un anno all’altro. Per il bitcoin, l’aumento del controllo normativo si è aggiunto al sentimento negativo.
Nonostante la tendenza ribassista, definita “inverno delle criptovalute”, i sostenitori delle criptovalute rimangono risoluti.
Questa settimana, il sindaco Francis Suarez ha parlato al World Economic Forum di Davos, in rappresentanza di Miami. Secondo quanto riferito, il sostenitore della criptovaluta ha dichiarato al pubblico che continua a ricevere uno stipendio in bitcoin.
Il sindaco di Miami ha tuttavia affermato che: “Noterò, per la cronaca, che non è il mio unico stipendio”.
E ha aggiunto: “È una decisione diversa da prendere rispetto a quella che una persona prenderebbe se il suo stipendio fosse l’unica fonte di reddito in Bitcoin”.
Suarez si è poi soffermato sull’utilità delle criptovalute, sottolineando che c’è una differenza tra proteggere le persone dalle frodi e proteggere le persone dalle perdite.
Sul tema delle perdite, Suarez ha affermato che:
“Il governo ha avuto la tendenza nel tempo a cercare di proteggere le persone dalle perdite, ma non è possibile proteggere le persone dalle perdite”.
Il sindaco Suarez ha annunciato per la prima volta che avrebbe accettato uno stipendio in bitcoin nel novembre 2021. A quel tempo, il bitcoin si stava dirigendo verso il massimo storico del 10 novembre di 68.979 dollari, prima del suo crollo fulmineo. L’inverno delle criptovalute ha visto il bitcoin scivolare ai minimi dell’anno in corso, il 12 maggio, a 25.836 dollari.
Mentre il sindaco Suarez ha assunto una posizione più pragmatica sulle criptovalute, altri hanno colto l’occasione per continuare a crittare. Le banche centrali e il Fondo Monetario Internazionale hanno assunto da tempo una posizione anti-criptovaluta e a Davos le cose non sono andate diversamente.
Il FMI ha colto l’opportunità di parlare ancora una volta male delle criptovalute, con il direttore generale Kristalina Georgieva che ha paragonato le criptovalute a schemi piramidali.
Anche i banchieri centrali sono saliti sul palco contro le criptovalute. Il presidente della BCE Christine Lagarde non si è trattenuta dopo aver definito le criptovalute prive di valore durante il fine settimana. Lagarde ha descritto le criptovalute come:
“attività speculative, il cui valore cambia enormemente nel corso del tempo, e si presentano come valute, cosa che non sono”.
Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, ha aggiunto che non sono valute o mezzi di pagamento affidabili. A questa opinione ha fatto eco il governatore della Banca di Thailandia Sethaput Suthiwartnarueput.
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