Secondo l’ASEAN Briefing, il ministero cerca di raccogliere dati sufficienti per vedere chiaramente come può essere realizzato un processo di regolamentazione nel paese. La ricerca arriva sulla scia del boom delle valute virtuali a livello globale in termini di popolarità, afferma l’annuncio.
Il governo ritiene che circa un milione di vietnamiti utilizzi già risorse digitali e le aspettative sono rialziste con un aumento di 30 volte entro il 2030.
Il Vietnam sta anche assistendo all’aumento delle soluzioni senza contanti per i pagamenti, come codici QR, portafogli elettronici e app mobili. Tale adozione tecnologia è stata potenziata dopo la spinta del governo tramite il primo ministro dal 2017, che si aspettava di ridurre le transazioni in contanti del 90% nel 2020.
Lo studio si concentrerà sui seguenti argomenti, incentrati sui quadri giuridici esistenti negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa:
“Comprendere il settore delle criptovalute; Riconoscere l’esistenza delle criptovalute modificando la legge attuale; Costruire regolamenti trasparenti, prevedibili ed efficienti; Costruire una legislazione reattiva riguardante l’elevata variabilità del mercato; (…) Raccomandare aggiustamenti strutturali creando meccanismi per monitorare il mercato delle criptovalute attraverso competenti organi di controllo; (…) raccomandare strumenti a questi organi di controllo, in particolare poteri di emettere, sospendere o revocare licenze, regolare le pratiche commerciali e segnalare attività sospette”.
Tuttavia, i desideri del paese di regolamentare l’ambiente delle valute digitali vanno di pari passo con le preoccupazioni del governo sui crimini legati alle criptovalute, inclusi gli hack informatici e le truffe.
L’annuncio cita il caso di Modern Tech, una startup nazionale che ha truffato circa 660 milioni di dollari a migliaia di vietnamiti attraverso offerte iniziali di monete (ICO). Aggiungendo:
“Pertanto, l’implementazione di un dispositivo legale per gestire e gestire le risorse virtuali è l’attuale sfida del Vietnam. Definirebbe anche i limiti alle transazioni abusive di criptovaluta, che è la principale preoccupazione del governo”.
Al momento della stampa, il Vietnam non riconosce le criptovalute come mezzo di pagamento legale o come bene tangibile. In effetti, la State Bank of Vietnam ha etichettato il bitcoin (quotazione BTC) e altre valute digitali come illegali e le persone che li usano per scopi di trading potrebbero essere soggetti a multe fino a 8.700 dollari e al carcere.
Purtroppo le truffe online non sono in aumento soltanto in Vietnam, ma in tutto il mondo. Per tale motivo, consigliamo sempre di fare qualche ricerca prima di investire i propri soldi. Ricordando che, le criptovalute si possono sia acquistare che scambiare tramite il trading. E voi cosa ne pensate di questo annuncio da parte del Vietnam? Fatecelo sapere nella sezione dei commenti qui sotto.
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