Le banche tedesche propongono una valuta digitale europea

Secondo quanto riportato dall’Associazione delle Banche Private tedesche, sul loro sito web in una nota molto lunga, le banche della Germania vorrebbero procedere alla creazione di una valuta digitale europea. 

Per l’associazione, proprio l’iniziativa da parte di Facebook di creare una sua stablecoin, ha portato le istituzioni e le banche private a chiedersi come e cosa succederà nel futuro con un nuovo sistema monetario di tipo globale, dove il digitale ha un ruolo sempre più importante. 

Per questo motivo, secondo l’associazione e le banche private tedesche sarebbe necessario prendersi la responsabilità del moderno sistema monetario, cercando di andargli incontro, rimanendo però comunque nelle mani e sotto il controllo degli Stati Nazionali, al fine di evitare il pericolo di instabilità finanziaria a livello mondiale. 

Le nuove tecnologie in campo finanziario, sono sicuramente una sfida per le banche, in quanto il cambiamento digitale e le innovazioni stanno portando a stravolgere il concetto di banca, creando sistemi sempre più decentralizzati. 

Per questo motivo secondo l’associazione, bisognerebbe scegliere di creare una valuta stabile che possa essere alla base del sistema economico europeo e bancario, in questo modo la stabilità degli enti non sarà messa a repentaglio da nessuna criptovaluta. 

Quindi l’ottica in cui vorrebbero muoversi le banche tedesche è quello di riconoscere la moneta digitale come un modo per aumentare la presenza degli enti convenzionali nel nuovo mondo finanziario, realizzando un euro digitale che si basi sulla tecnologia utilizzata per le criptovalute. Creando anche una piattaforma per i pagamenti di tipo paneuropeo che sia di comune impiego per l’uso poi dell’euro digitale. 

Inoltre, secondo l’associazione delle banche private tedesche, sarebbe necessario anche procedere a una classificazione di tipo legale delle monete digitali programmabili, in questo modo tutti potranno rispettare la regolamentazione e il quadro di vigilanza relativo alla criptovaluta dell’euro.

Per quanto riguarda la creazione di un’euro digitale, richiedono anche che si possa identificare gli utenti che utilizzano la piattaforma, con standard rigorosi come quelli che impiegano oggi le banche, onde evitare problematiche come il finanziamento al terrorismo e il riciclaggio di denaro sporco. 

Silvia Faenza

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dopo la laurea, inizia il suo percorso all'interno di un'agenzia di marketing, approdando l'anno dopo nel mondo della scrittura e dell'editing per il web. Dal 2015 si occupa della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter e web editor.

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