Telegram chiude la sua ICO: colpa dell’arrivo di nuove regole?

Telegram chiude la sua ICO: colpa dell’arrivo di nuove regole? Gli analisti pronti a dare le “colpe” alle nuove regole della SEC.

Telegram ha cancellato i piani per la sua ICO pubblica, per motivazioni che ancora non sono chiare, sebbene gli analisti ritengano che possa essere la conseguenza di normative sempre più rigide nel settore criptovalutario.

In particolare, in riferimento a quanto accaduto, il Wall Street Journal ha riferito come l’attuale contesto normativo avesse modificato fortemente le “regole del gioco” per Telegram, inducendo la società a finire con l’esser sottoposta a controllo da parte di authorities come la Securities and Exchange Commission (SEC).

Anche se Telegram per il momento non sembra aver risposto alle numerose richieste di commento in tal proposito, gli osservatori sembrano essere particolarmente convinti che la ragione principale dietro questo dietro front sia proprio l’atteggiamento della SEC, che a marzo ha lanciato un’indagine su più di una dozzina di società coinvolte nella raccolta di fondi tramite ICO, per timore che i truffatori cercassero di approfittare del crescente interesse nel settore.

D’altronde, nel solo 2017 più di 6 miliardi di dollari sono stati raccolti tramite ICO, con circa 12 miliardi di dollari raccolti complessivamente dal lancio della prima operazione, quattro anni fa. Circa 2 miliardi di dollari appartenenti a questa cifra provengono da piccoli investitori privati.

Gli analisti hanno messo in dubbio la credibilità di alcune imprese, mentre un recente studio ha suggerito che oltre l’80 per cento di tutte le ICO erano in realtà fraudolente. Naturalmente, questo non significa affatto che la ICO dovesse essere considerata una truffa, ma il contesto sembra essere comunque abbastanza sfavorevole.

Chiaramente, la chiusura della ICO pubblica non significa affatto che Telegram interromperà i suoi piani (anzi). Un whitepaper pubblicato all’inizio di quest’anno descriveva la criptovaluta di Telegram, Telegram Open Network (TON), come un asset in grado di superare i limiti di altre importanti valute virtuali come il Bitcoin. In particolare, usando una tecnologia blockchain più efficiente di quella dei suoi rivali più affermati, TON migliorerebbe i tempi delle transazioni e le relative commissioni, consentendo allo stesso tempo ai 200 milioni di utenti di Telegram di effettuare i pagamenti con essa.

Roberto Rais

Grande appassionato di criptovalute, scrittore ormai da tempo per la nostra redazione, particolarmente attento alle blockchain e quotazioni delle criptovalute.

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Roberto Rais

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