Alcune banche indiane ignorano il verdetto della Corte suprema sulla criptovaluta. RBI sollecitato a rettificare

Alcune banche indiane ignorano il verdetto della Corte suprema sulla criptovaluta. RBI sollecitato a rettificare - Indian Government Is Encouraging The Use Of Crypto Tokens For Financial ServicesNonostante la corte suprema indiana abbia ritirato il divieto di usare criptovalute imposto dalla banca centrale, alcune grandi banche, tra cui HDFC e Indusind Bank, stanno ancora arbitrariamente rifiutando di elaborare le transazioni in criptovaluta. Le banche affermano di essere in attesa di istruzioni per revocare ufficialmente il divieto dalla Reserve Bank of India (RBI).

Alcune tra le principali banche continuano a rifiutare le transazioni cripto

Continua la disputa della comunità cripto indiana con la banca centrale, la Reserve Bank of India (RBI), sul divieto bancario. Nonostante il 4 marzo, la Corte Suprema indiana abbia annullato la circolare dell’RBI, alcune banche si stanno ancora rifiutando di riaprire i conti per le criptovalute.

Nel tentativo di risolvere la situazione, Mohammed Danish dello studio legale indiano Fintech Lawyers ha inviato una lettera al segretario alle finanze Ajay Bhushan Pandey ed a due funzionari dell’RBI riguardo a questo “rifiuto arbitrario di servizi bancari da parte di determinate banche per la vendita/acquisto di criptovalute”.

Sottolineando l’ordine della corte suprema, ha scritto:”Nella maggior parte dei casi, le banche non hanno fornito alcuna comunicazione scritta ma hanno informato verbalmente i loro clienti che stanno aspettando una notifica RBI al riguardo”.

HDFC è la più grande banca dell’India per capitalizzazione di mercato a partire da marzo ed è il principale finanziatore del settore privato del Paese per attività in cui investire. Indusind Bank è stata ufficialmente inaugurata nell’aprile 1994 dal Dr. Manmohan Singh, l’allora ministro delle finanze dell’India.

L’avvocato afferma che il rifiuto delle banche è illegale e ingiusto

“Ora, dato che la suddetta circolare non è più valida, le banche (entità regolamentate RBI) devono conformarsi all’ordine della corte suprema e iniziare a fornire servizi bancari per la vendita/acquisto di beni cripto in modo imparziale in quanto forniscono servizi per tutte le altre transazioni legittime”, ha scritto Danish.

Il rifiuto delle banche è assolutamente illegale, ingiusto ed arbitrario ai sensi della legge e lo stesso equivale ad una disobbedienza intenzionale all’ordine della Corte Suprema.

Banche in attesa delle istruzioni della RBI

The Economic Times ha intervistato alcuni banchieri sulla questione del divieto di usare criptovalute. Alcuni hanno risposto che “Le banche avrebbero aperto i loro canali per lo scambio di criptovaluta solo su ordini regolamentari espliciti da parte della banca centrale o del parlamento, poiché la legalità di tali operazioni non è ancora chiaramente definita in India”.

Sathvik Vishwanath, CEO dell’exchange di criptovalute locale Unocoin, ha spiegato: “Non credo che RBI stia istruendo le banche a sostenere l’industria delle criptovalute. Non sono obbligati a farlo secondo il verdetto della corte suprema.”

La banca centrale non è contenta del verdetto della corte suprema che annulla la sua circolare sulla criptovaluta e, secondo quanto riferito, sta pianificando di presentare una petizione di revisione sulla base del fatto che la natura anonima delle transazioni cripto rappresenta un rischio sistemico per il sistema bancario indiano.

L’RBI ha 30 giorni per presentare questa petizione. Nel frattempo, è stato ribadito in tribunale che le criptovalute, come il bitcoin, non sono vietate in India.