Alibaba afferma che il suo “unified blockchain domain name scheme” semplificherebbe e migliorerebbe la comunicazione tra blockchain. In un brevetto concesso dall’Ufficio brevetti degli Stati Uniti la scorsa settimana, il colosso dell’e-commerce ha affermato che il suo sistema per i nomi di dominio potrebbe consentire comunicazioni cross-chain più semplici e senza soluzione di continuità rispetto alle soluzioni di interoperabilità esistenti.
Un progetto per semplificare l’interoperabilità tra blockchain a livello globale
Il nuovo progetto di interoperabilità blockchain è stato denominato Cosmos. Alibaba afferma che l’assegnazione di nomi di dominio universalmente riconoscibili a blockchain, o parti di una blockchain, potrebbe consentire una migliore identificazione e interazione con terze parti in una rete più ampia, più o meno allo stesso modo in cui diversi enti si riconoscono e comunicano tra loro utilizzando nomi di dominio, come “.com” o “.org”. Il problema con i sistemi esistenti, suggerisce il brevetto, è che possono risultare goffi e ingombranti.
Una delle funzionalità di Cosmos, ad esempio, è quella di richiedere che ogni blockchain mantenga identificazioni separate per ogni singolo link detenuto con un’altra blockchain. Questi non possono essere riutilizzati e ciò significa che il sistema ID ha solo “una portata locale”.
Ma Alibaba afferma che, nel suo sistema semplificato, le blockchain necessitano solo di un nome di dominio – un unified blockchain domain name (UBCDN) – riconoscibile e valido in tutte le comunicazioni con altre chain.
Ciò comporta anche la possibilità di comunicare con altri sistemi senza dover tenere una rubrica in continua espansione con identificazioni specifiche. “A differenza delle implementazioni cross-chain esistenti simili a COSMOS… UBCDN può essere utilizzato ed è riconoscibile a livello globale da tutte le istanze blockchain nella rete blockchain unificata, indipendentemente da quante catene di relay [collegamenti di rete] siano incluse nella rete blockchain unificata”, si legge nel brevetto.
L’impegno di Alibaba con la blockchain
Alibaba ha depositato una serie di brevetti relativi alla blockchain per un ampio numero di casi d’uso. Nel dicembre 2019, è riuscita ad ottenere un brevetto che renderebbe le reti di consorzi – sistemi privati gestiti e controllati da poche entità selezionate – più veloci e più sicure da usare.
Un brevetto non significa necessariamente che l’azienda che lo ha ottenuto, procederà con l’implementazione. Pertanto, non è chiaro se Alibaba abbia un piano all’attivo per avviare il proprio sistema di nomi di dominio.
Una possibile sede di lancio per il sistema di nomi di dominio recentemente brevettato di Alibaba potrebbe essere la piattaforma blockchain della sua consociata Ant Financial, che è stata presentata a novembre.
Nella domanda di brevetto, la società afferma che il sistema è stato progettato pensando a una rete di consorzi. Include anche una funzione che abilita nomi leggibili dall’uomo che, suggerisce la società, potrebbero rendere più facile per gli enti coinvolti identificarsi.
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