Capital One brevetta un AI Fact-Checker per rendere il trading cripto più sicuro

Capital One brevetta un AI Fact-Checker per rendere il trading cripto più sicuro - AI Fact Checker 1024x683Una filiale del gruppo bancario statunitense Capital One ha dichiarato che il suo sistema di intelligenza artificiale (AI) recentemente brevettato salverebbe i trader di criptovalute da potenziali problemi di origine criminale.

“I trader devono spesso superare ostacoli che vanno oltre le loro capacità umane”

Capital One Services, che si occupa di carte di credito e prestiti auto, ha affermato di avere un sistema che utilizza la tecnologia AI per “analizzare [la] credibilità delle informazioni relative alle criptovalute”. I trader devono spesso superare ostacoli che vanno oltre le loro capacità umane, ha detto.

Sul mercato è possibile investire 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e richiede agli utenti di conoscere le complessità e le sfumature di protocolli diversi fra loro e di prestare attenzione a eventi come airdrops, fork o hack che arrivano in streaming da più fonti, tra cui Twitter, articoli sui media e siti di notizie cripto, il cui contenuto non può sempre essere facilmente verificato.

Come funziona

Approvato dall’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti la scorsa settimana (brevetto n. 10.679.229), il sistema di verifica AI di Capital One può essere suddiviso in tre componenti cruciali. Innanzitutto, il sistema ha un programma AI specifico che cerca le informazioni per tipo, come ad esempio i tweet.

Dopo aver trovato un evento potenzialmente degno di nota, lo riporta a un “motore di analisi della credibilità”, che fa riferimenti incrociati e determina se l’evento è credibile sulla base di esempi storici e, in tal caso, come il mercato ha risposto in casi precedenti.

Quindi raccoglie tutte le informazioni, le elabora e le utilizza per prendere decisioni di trading rapide. Capital One ha affermato che il motore di intelligenza artificiale potrebbe diventare ancora più sottile e sofisticato nell’interpretazione delle informazioni.

Inoltre, bisognerà effettuare diverse correzioni prima di un eventuale lancio del nuovo servizio (in generale, il deposito di un brevetto non indica necessariamente l’intenzione di lanciare un prodotto).

Una soluzione alla complessità del mercato cripto

Come tutto il settore bancario americano, anche il gruppo Capital One ha impedito ai titolari di conti di acquistare criptovalute utilizzando le loro carte di credito all’inizio del 2018. La banca ha spiegato la sua decisione dicendo che vuole proteggere i clienti dagli alti livelli di frode, perdita e volatilità intrinseci al settore delle criptovalute.

Questo stesso sentimento si riflette nel deposito dei brevetti: “Come in molti mercati nascenti, molti investitori in criptovaluta si sono precipitati sul mercato senza la conoscenza ed esperienza adeguate al trading di criptovalute.

In effetti, molti degli investitori in criptovaluta sono rimasti intrappolati da rapidi movimenti di mercato ed hanno perso rapidamente denaro”. Del resto, Capital One conosce in prima persona le trappole e le insidie ​​delle criptovalute.

L’anno scorso, un ex dipendente di Amazon ha violato i sistemi interni della banca ed esposto i dati personali e finanziari di oltre 100 milioni di clienti utilizzando i server dell’azienda per minare di nascosto criptovalute.