Commissione Europea e BCE indagano i potenziali rischi di un euro digitale

Commissione Europea e BCE indagano i potenziali rischi di un euro digitale - euro digitale 1024x576La Commissione Europea (CE) collaborerà con la Banca Centrale Europea (BCE) per esaminare i potenziali rischi dello sviluppo e dell’emissione di un euro digitale.

Un’indagine approfondita degli organi UE prima di avviare il progetto di un euro digitale

In una dichiarazione congiunta della scorsa settimana, le due istituzioni dell’Unione Europea hanno affermato di aver avviato una collaborazione funzionale ad esplorare le possibili conseguenze dello sviluppo di un euro digitale.

La Commissione Europea e la BCE intendono, in questo modo, integrare le soluzioni di pagamento attualmente disponibili oltre ai contanti. Questa partnership consentirà alla BCE e alla Commissione Europea di proseguire con gli sforzi per creare e promuovere un settore della finanza digitale europea sano e vivace.

I due organi di regolamentazione hanno dichiarato di impegnarsi a indagare ogni anfratto legale prima che il progetto per lo sviluppo dell’euro digitale inizi entro la fine dell’estate. L’indagine e il successivo sviluppo di un euro digitale sono spinte dalla rapida digitalizzazione del settore dei pagamenti e dell’emergere di cripto-asset che stanno ridisegnando il panorama finanziario a livello globale.

Integrarsi nel nuovo panorama dei pagamenti digitali

Ciò aiuterebbe anche a promuovere un settore dei pagamenti ben integrato idoneo a rispondere alle nuove esigenze di pagamento nel continente. La BCE deciderà se avviare il progetto di sviluppo dell’euro digitale quest’estate dopo la consultazione pubblica avvenuta questo mese e un periodo di lavoro preparatorio.

Il progetto affronterà questioni progettuali e tecniche cruciali e fornirà alla Banca Centrale Europea gli strumenti necessari per emettere un euro digitale. Il progresso nel settore delle CBDC è fondamentale per continuare ad essere al passo con gli sviluppi nel settore delle risorse digitali a livello globale.

“La BCE e i servizi della Commissione Europea stanno esaminando congiuntamente (a livello tecnico) un’ampia gamma di questioni politiche, legali e tecniche che emergono da una possibile introduzione di un euro digitale, tenendo conto dei rispettivi mandati e dell’indipendenza previsti dai Trattati.”

Le preoccupazioni riguardanti privacy e sicurezza

Le CBDC pongono problemi di privacy secondo Euractiv. All’inizio di questo mese la BCE ha condotto una consultazione pubblica riguardante i suoi piani per un euro digitale e la maggior parte degli intervistati si è dimostrata preoccupata per gli aspetti di privacy relativi al progetto.

Il 41% degli intervistati ha espresso preoccupazione per la mancanza di privacy nei pagamenti effettuati con un potenziale euro digitale. La sicurezza è un’altra preoccupazione poiché è emerso che il 17% degli intervistati ritiene che un euro digitale non sarebbe abbastanza sicuro.

Tuttavia, Fabio Panetta, presidente della task force su un euro digitale e membro del comitato esecutivo della BCE, ritiene che l’euro digitale rafforzerebbe la resilienza della privacy nei pagamenti digitali. All’inizio di questo mese, la presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato di aspettarsi che l’euro digitale sarà disponibile in meno di cinque anni.