Continua il trend del delisting delle privacy coin dagli exchange

Continua il trend del delisting delle privacy coin dagli exchange - exchange bitcoinL’8 dicembre, l’exchange di criptovalute olandese LiteBit ha inviato un’e-mail ai suoi utenti affermando che avrebbe eliminato la privacy coin firo (ex zcoin).

Secondo l’e-mail, la decisione è stata presa “in parte a causa delle condizioni sulla privacy di questa criptovaluta. Il regolatore delle società cripto nei Paesi Bassi ha segnalato che le criptovalute finalizzate alla privacy sono un rischio troppo alto”.

Questa notizia arriva pochi mesi dopo che Shapeshift ha rimosso Monero, Zcash e Dash. Anche l’exchange con sede in Corea del Sud Bithumb ha abbandonato Monero (qui la quotazione in tempo reale) a giugno, confermando una tendenza di delisting delle privacy coin da parte degli exchange di criptovaluta che sembra improbabile si possa fermare presto.

Delisting in tutto il mondo

Reuben Yap, responsabile del progetto di Firo, ha detto che i delisting sono diventati una tendenza mondiale, specialmente nei paesi asiatici come la Corea del Sud e il Giappone. L’Europa, dove le normative sulla privacy, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), sembrerebbero più aperte alle monete incentrate sulla privacy, ha visto le autorità finanziarie francesi raccomandare divieti sulle privacy coin. Anche l’Olanda si sta orientando nello stesso verso della Francia. Monero è già stato rimosso dalla lista nei Paesi Bassi.

In Australia, gli exchange di criptovaluta stanno rimuovendo le privacy coin a causa della pressione normativa e bancaria. I servizi segreti degli Stati Uniti hanno esortato il Congresso a limitare l’uso di criptovalute incentrate sulla privacy.

Perché gli exchange cripto rimuovono le privacy coin

Le ragioni principali alla base di queste revoche sono le funzionalità di privacy che sono importanti per molti utenti di criptovaluta. “Il ragionamento ufficiale di molti paesi è che questi divieti e revoche aiuterebbero a combattere il riciclaggio di denaro e l’uso illecito di criptovalute.

Tuttavia, questa sembra più una facciata”, ha detto Yap. Egli sostiene che il delisting delle privacy coin in Giappone è stato innescato dall’hacking Coincheck di nem, che non ha alcuna funzionalità per la privacy. L’hacking è stato il risultato di una policy di sicurezza troppo debole dell’exchange.

“Come in molti casi, sembra che le privacy coin siano state ancora una volta il capro espiatorio”, ha detto Yap. Gli exchange coreani hanno citato i regolamenti della Financial Action Task Force come motivo per rimuovere le privacy coin nonostante queste non presentino problemi con la FATF.

L’impatto sulle privacy coin

Il ritiro dagli exchange solleva problemi per le privacy coin e segnala ad altri attori dell’ecosistema che è consigliato rimuoverle, anche se non ci sono problemi di conformità. Ciò ha effetti di vasta portata. Il delisting dei piccoli assets influisce profondamente sulla redditività di tali asset, abbassandone la liquidità a un livello critico.

D’altra parte, per le privacy coin consolidate come monero, spinge semplicemente gli utenti “a scambiare in giurisdizioni più rischiose e meno conformi”. Dal momento che le blockchain di Bitcoin ed Ethereum stanno sviluppando maggiori funzionalità di privacy, gli exchange dovranno fare i conti con i processi di conformità necessari che potrebbero aver cercato di evitare rimuovendo le privacy coin.