Continuano ad aumentare i bancomat Bitcoin in giro per il mondo

Continuano ad aumentare i bancomat Bitcoin in giro per il mondo

Continuano ad aumentare i bancomat Bitcoin in giro per il mondo - 20170814 103501

Avete presente i bancomat? Gli sportelli da cui prelevate denaro utilizzando la vostra carta di credito o il bancomat? Ebbene, quegli sportelli quando erogano denaro, lo fanno prendendolo direttamente dal vostro conto in banca. Ma che succede se non avete un conto in banca, ma solo un portafoglio virtuale fatto di Bitcoin? Bene, sappiate che in giro per il mondo il numero di sportelli bancomat Bitcoin è in forte aumento.

Nel mondo ormai, sono oltre 6 mila gli sportelli bancomat Bitcoin e man mano che la loro diffusione aumenta di volume, anche le autorità fiscali sembrano sempre più interessate a questi apparecchi. L’attenzione del fisco, infatti, sta aumentando ogni giorno di più. Quali interventi verranno presi? Perché prima o poi, sappiamo che il fisco metterà le sue mani anche in questa miniera d’oro…

Installazioni a rilento?

Esiste un sito di monitoraggio dei bancomat Bitcoin (il suo nome è Coin ATM Radar), e nel momento in cui scriviamo queste righe, il numero di ATM è 6.003. Un numero considerevole di sportelli in funzione, se consideriamo che molte persone al mondo nemmeno sanno che cos’è un Bitcoin. La fetta più grande di bancomat Bitcoin la si trova negli Stati Uniti d’America, che presentano ben 3.923 sportelli, mentre a ruota segue il Canada con poco più di 700 sportelli.

Sempre la stessa fonte, fa sapere che soltanto nel mese di novembre 2019, sono stati installati oltre 100 nuovi dispositivi in tutto il mondo e i dati rilevati sul Web, mostrano che ogni giorno vengono ora installati 9,3 bancomat Bitcoin. Questo porterà ad avere un gran bel numero di sportelli entro la fine del prossimo anno, se le cifre non dovessero addirittura aumentare (come crediamo che avverrà).

Va fatto presente però, che proprio quest’ultimo dato, il tasso di crescita, nel corso del 2019 è diminuito rispetto agli anni scorsi. Non solo in termini assoluti, ma anche in termini percentuali. Infatti, se prendiamo il 2017 come termine di paragone, vediamo che durante quei dodici mesi, erano stati installati ben 2.115 sportelli bancomat Bitcoin. I dati del 2019 invece, ci raccontano una storia un po’ diversa, perché ad oggi sono stati installati 1.982 sportelli, anche se va detto che l’anno non è ancora terminato.

Cosa ne pensa il fisco di tutto questo?

Ma tornando al discorso fiscale, dalle pagine di Bloomberg Tax veniamo a sapere che la Internal Revenue Service, la massima autorità americana a livello fiscale, sta lavorando braccio a braccio con la polizia locale per riuscire a impedire che questi bancomat vengano utilizzati per promuovere attività illecite. Il team si è concentrato soprattutto su quel che riguarda le questioni fiscali legati agli sportelli.

Come riportato anche in precedenza, la Internal Revenue Service ha redatto negli ultimi mesi delle nuove linee guida (un po’ confusionarie a dire il vero) per un giro di vite sulla politica fiscale relativa proprio alle monete digitali. Nell’ultimo aggiornamento, l’autorità fiscale americana ha fatto sapere ai propri cittadini, che spostare Bitcoin in exchange all’estero, non servirà per eludere i controlli fiscali.