Conviene ancora investire sulle ICO?

Conviene ancora investire sulle ICO? Uno sguardo di un esperto sul presente e sul futuro di queste attività di crowdfunding.

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Le offerte iniziali di monete (ICO) continuano a rendersi protagoniste nell’universo criptovalutario, ma un esperto del settore come Brian Kelly ha appena dichiarato alla CNBC che – probabilmente – il mercato è sopravvalutato, e che gli investitori continuano ad accrescere una “modalità di attesa” che potrebbe alimentare una nuova consapevolezza di questo strumento.

“La gente sta iniziando a dire, ‘Ho intenzione di mettere un freno alle ICO in questo momento. Non ho bisogno di partecipare a una settima o ottava ICO’” ha dichiarato l’investitore criptovalutario al media, sancendo poi che, per lui, le ICO non sono più così attraenti come prima.

Kelly ha in particolar modo precisato come il mercato delle ICO, cioè delle offerte iniziali di monete, sia un modo per raccogliere fondi in crowdfunding da destinare a nuovi progetti, e che questo contesto sia evidentemente “molto schiumoso”. Kelly ha anche rammentato come siano stati lanciate più di 300 ICO nella prima metà del 2018, ovvero quasi la stessa entità di tutto il 2017. E ad oggi, nei primi sei mesi di quest’anno, sono stati raccolti più fondi di tutto il denaro raccolto nello scorso anno.

TaTaTu, una piattaforma di social entertainment, ha ad esempio raccolto $ 575 milioni dalla vendita dei suoi token. Il rapper Akon ha in programma di lanciare la sua criptovaluta, opportunamente chiamata “Akoin”, da utilizzare in “Akon Crypto City”, che si trova in Senegal.

L’esperto, fondatore e CEO di BKCM LLC, una società di investimento focalizzata sulle valute digitali, ha poi sottolineato che gli Stati Uniti non sono un grande protagonista nel mercato ICO, mentre lo è l’Asia, in particolare in quei Paesi in cui le questioni normative possono essere meno stringenti.

Un altro cambiamento è legato alla valuta utilizzata. Molte delle ICO sono infatti state finanziati con dollari USA e non con criptovalute.