Criptovalute, nuova frana con la flessione del venerdì

Criptovalute, nuova frana con la flessione del venerdì. Giornata da dimenticare per le crypto, che ora tentano il rimbalzo.

Criptovalute, nuova frana con la flessione del venerdì - mining criptovalute

Tempi ancora difficili per le criptovalute, reduci da una chiusura di scorsa settimana all’insegna del brivido. Ripple, Ethereum e Bitcoin, tre delle criptovalute di maggiore riferimento per orientare e influenzare l’intero mercato, hanno infatti aggiornato nuovamente i loro minimi dell’anno, andando a cedere ulteriore capitalizzazione di mercato, e non riuscendo a invertire la rotta. Nuove vendite portano invece alla rottura di importanti supporti tecnici, con le valute virtuali in caduta libera (o quasi, benchè non si possa ancora parlare di panic selling).

Sempre dal punto di vista tecnico, il crollo di Ripple, di ether e di BTC, ha aperto la porta a nuovi ribassi anche di forte intensità, con gli analisti tecnici che hanno tagliato le nuove stime sui supporti.

Ma per quale motivo si è registrata un’altra sessione di negoziazione così nera?

A ben vedere, la ragione (unica, ma forse principale) è legata alla pubblicazione di un commento di un operatore di settore, che ha lasciato trapelare un pessimismo mai sopito, quest’anno, nel settore. Non tutti, in verità, la pensano in misura così pessimista: Ian McLeod, di Thomas Crown Art, ritiene infatti che considerando le forti tensioni commerciali, le incertezze politiche, compresa la Brexit, e le turbolenze sui mercati finanziari, ci si può attendere che le criptovalute siano sempre più viste come safe haven da parte degli investitori nel 2019, e oltre.

In attesa di capire che cosa accadrà, non possiamo che fare i conti su quanto accaduto, con Bitcoin che ha perso l’8% a 3.400 dollari, XPR che cede l’8,5% a 0,30 dollari, e Ether che perde sotto quota 100 dollari, un supporto che veniva considerato come molto importante sotto il profilo psicologico.

Sul fronte altcoin, Bitcoin Cash cede il 12%, Stellar il 13,2%, Litecoin il 10,4%, Dash addirittura il 16,68%.