Cryptopia va in liquidazione, un altro exchange ci abbandona

Cryptopia va in liquidazione, un altro exchange ci abbandona. Niente da fare per la borsa, colpita da un attacco hacker a gennaio.

Cryptopia, un exchange criptovalutario con sede in Nuova Zelanda, ha annunciato di aver interrotto le proprie attività di trading online sulle valute digitali, e ha annunciato che è ora in liquidazione. Dunque, per quanto non sia certamente l’operatore di maggiore riferimento globale in questo comparto, un altro exchange ci ha lasciato, impoverendo il panorama delle borse criptovalutarie e ponendo nuovi dubbi sulla tenuta di queste attività.

Nel dettaglio, ricordiamo come nel mese di gennaio Cryptopia avrebbe subito una violazione della sicurezza a causa di un attacco hacker che gli è costato diversi milioni di dollari di token. Nonostante quel duro colpo, gli amministratori della società rassicurarono gli investitori e i clienti affermando che il problema sarebbe stato risolto e che la redditività dell’exchange sarebbe stata recuperata grazie alla riduzione dei costi.

Evidentemente, però, così non è stato. Prima dell’annuncio, il servizio erogato dall’exchange è stato bloccato per diverse ore per un’apparente attività di manutenzione. Tuttavia, lo “stand-by” è durato poco:  pressato anche dalle numerose richieste di informazioni da parte dei clienti, l’operatore ha dovuto ammettere di aver cessato le operazioni.

Ad oggi, la gestione è passata ai liquidatori David Ruscoe e Russell Moore, della Grant Thornton New Zealand, ora in procinto di liquidare i beni e compensare i creditori. Nel comunicato stampa si legge anche che i clienti e i fornitori saranno contattati nei prossimi giorni per definire la procedura. L’impressione è però che le cose andranno particolarmente per le lunghe, anche a causa delle complessità delle attività svolte dall’exchange.