Dai microchip impiantati sotto alla pelle ai Bitcoin: come cambieranno i pagamenti in futuro

Dai microchip impiantati sotto alla pelle ai Bitcoin: come cambieranno i pagamenti in futuro - 86366f0c 595a 11ea bd1b 52d5e74146b7 fotohome0Secondo gli esperti, le criptovalute potrebbero essere le migliori monete per viaggiare, in quanto sarebbe possibile portarsi con se un portafoglio elettronico (nel proprio smartphone) e visualizzare in tempo reale cronologia, quotazione e transazioni.

Smart contract e tokenizzazione possono offrire grandi novità nel settore del turismo, tra cui alberghi e ristoranti, grazie ad app che sono in grado di gestire la conversione di punti in buoni, oppure per distribuire i pacchetti di viaggio direttamente tramite blockchain. Secondo alcuni, questi sarebbero solo servizi di nicchia per il momento, ma se si desidera davvero una moneta facile da usare e universale, Bitcoin e Libra potrebbero essere le risposte più solide.

Gli ingredienti che favoriscono questo cambiamento

Uno degli ingredienti che potrebbe favorire questa svolta digitale, è senza ombra di dubbio il 5G. Questo perché la nuova rete permetterebbe una connettività eccellente, anche indoor, senza possibilità di perdita di connessione. Questo si combina perfettamente con le reti WiFi e hanno una banda tale da consentire senza problemi, di eseguire applicazioni di realtà virtuale.

Inoltre IA e blockchain potrebbero cambiare i modelli operativi di strutture ricettive e ristoranti. Ma in che modo? Oggi giorno è aumentata l’attenzione verso il cliente e questo è un ottimo punto di partenza per sviluppare nuove strategie. Ciò potrebbe convincere il settore dell’hospitality, ad esempio, ad abbandonare sistemi di prenotazione ormai standard, per passare direttamente ai pagamenti in criptovalute.

Già non mancano esempi moderni, come Trips Community, che aggrega i viaggi gestendoli direttamente le prenotazioni su blockchain. Poi ci sono anche Trivium Travel e Locktrip, con le quali è possibile prenotare alberghi e voli aerei con Bitcoin o altre monete virtuali come ETH.

Che cos’è la Bitcoin Valley

Nicola Vaccari, co-fondatore di InBitcoin e presidente di Bmanity, è colui che ha dato vita nel 2016 al progetto #bitcoinvalley. Un vero e proprio laboratorio aperto a tutti, dove sperimentare nuove forme d’uso del denaro digitale, sostituendosi ai metodi di pagamento standard.

Gli è stato chiesto nel corso di una recente intervista, se lui pensasse che i Bitcoin potessero sbarcare nel settore dell’hospitality, è la sua risposta è stata abbastanza inequivocabile: Sì. Questo perché ci si appoggerebbe a una infrastruttura come la blockchain, che offre la massima sicurezza.

Il suo progetto ha dapprima portato allo sviluppo di una rete per il pagamento in bar e pizzerie con le monete digitali, per poi mettere a loro disposizione, un’app per acquistare valute crittografiche e poi un Pos per emettere fattura che si basa su Android.

La prima transazione di questo tipo è stata registrata nel giugno del 2018. È solo l’inizio, ma se il buon giorno si vede dal mattino (gli esercenti non pagano commissioni, a differenza di quello che avviene oggi con i Pos tradizionali).

Inoltre, va ricordato che grazie alla tecnologia smart contract, sarà possibile offrire ai clienti polizze assicurative sui viaggi (con rimborso automatizzato), in caso di cancellazione dei voli, ad esempio, a causa delle condizioni climatiche. Insomma, gli utilizzi potrebbero essere davvero molteplici e ultra-innovativi per la nostra società.