Divieto della Cina, questa volta per tutte le transazioni di criptovaluta

Divieto della Cina, questa volta per tutte le transazioni di criptovaluta - https   specials images.forbesimg.com imageserve 614d9f63fe93027eca7d28f2 Chinese Flag Symbols with Bitcoin Symbol Depicting Ban of Cryptomining and use of 960x0La banca centrale cinese ha dichiarato di considerare tutte le transazioni di criptovaluta “illegali”, l’indicazione più forte del paese della sua linea dura contro i token digitali come Bitcoin.

“Le attività commerciali legate alla valuta virtuale sono attività finanziarie illegali”, ha affermato la People’s Bank of China in una domanda e risposta, aggiungendo che l’attività “mette in grave pericolo la sicurezza dei beni delle persone”.

Pericolo per le persone o per le banche cinesi?

La banca ha anche indicato che era illegale per gli exchange esteri fornire transazioni in valuta virtuale ai cittadini cinesi.

La banca ha affermato che la Cina svilupperà “nuovi sistemi” per contrastare i rischi posti dalle criptovalute.

Volatilità delle criptovalute

I prezzi di Bitcoin ed Ether, le due maggiori criptovalute, sono crollati rispettivamente di circa il 5% e il 7% nelle ore successive alla dichiarazione della banca.

Questo potrebbe quindi essere il momento giusto per investire in moneta virtuale. Come? Ad esempio utilizzando una piattaforma sicura e affidabile come Bitcoin Pro che ha già reso felice migliaia di utenti.

In una dichiarazione separata, la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma ha ribadito la politica cinese di chiudere le operazioni di mining di criptovalute e bloccare nuovi progetti di mining.

La Cina ha ufficialmente bandito le criptovalute nel 2019, ma a maggio ha iniziato a prendere misure più severe contro le transazioni di criptovalute e le attività minerarie.

A giugno la Cina ha detto alle banche e alle piattaforme di pagamento nel paese di smettere di facilitare le transazioni crittografiche e ha emesso divieti per i minatori di criptovalute.

Mining di criptovalute

Tali dichiarazioni hanno portato a diversi cali di prezzo delle criptovalute nel corso di quest’anno, con Bitcoin che è rimasto ben al di sotto del suo attuale massimo storico di oltre 64.000$, raggiunto a metà aprile.

La repressione ha anche portato i minatori di criptovalute, che gestiscono i centri di calcolo ad alta intensità energetica che generano nuove monete ed elaborano transazioni, a stabilirsi altrove.

Secondo il Cambridge Center for Alternative Finance, a settembre 2019 la Cina rappresentava il 75% del consumo energetico mondiale di mining di Bitcoin, ma ad aprile 2021 era sceso al 46%.

Tuttavia, la Cina rimane uno dei più grandi mercati di criptovaluta del mondo e la più grande base singola per i minatori di criptovalute.

Il giro di vite sulle criptovalute è di per sé parte di un più ampio inasprimento dei controlli digitali in Cina che ha colpito tutto, dai giochi online alla cultura delle celebrità dei social media.

E voi cosa ne pensate di questo divieto definitivo alle criptovalute imposto dalla Cina? Dato che si parla tanto di una sua valuta digitale ufficiale, questo sarebbe il primo passo verso la sua realizzazione? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.