È possibile effettuare transazioni di criptovalute in VPN?

È possibile effettuare transazioni di criptovalute in VPN? - 960x0Le connessioni tramite VPN possono sicuramente migliorare la sicurezza delle transazioni, ma solamente per quanto riguarda l’aspetto della privacy. È noto, infatti, che Bitcoin ed altre criptovalute (ad eccezione di quelle private) non sono completamente anonime, bensì pseudoanonime. I controlli su qualità ed antiriciclaggio di KYC/AML rendono abbastanza semplice tenere traccia delle transazioni finanziarie degli utenti. Dopotutto, ogni transazione è immagazzinata in un registro pubblico distribuito, ed ogni utente lascia un’impronta IP negli scambi di criptovalute e negli altri servizi di cui usufruisce. È importante sottolineare che si sta parlando di tracce in codice che non riguardano direttamente i dati anagrafici degli utenti connessi, ma da cui si può risalire ad alcune informazioni sul titolare della rete da cui ci si connette alla blockchain.

Cos’è una rete VPN

Una rete VPN con le impostazioni per la protezione della privacy ottimizzate è certamente un aiuto per difendersi da chiunque voglia tracciare le nostre azioni, che siano hacker, agenzie governative, o malintenzionati in qualsiasi veste. È ormai un dato di fatto che la privacy è uno dei diritti umani fondamentali tra i popoli civilizzati. Nessuno può rubare dei soldi di cui è impossibile conoscerne l’esistenza, motivo per cui la privacy è la massima misura di sicurezza applicabile.

In realtà, la crypto-security è già di alto livello grazie alla crittografia end-to-end, ed il rischio che i contenuti delle nostre transazioni vengano intercettati è molto basso, a meno che i nostri dispositivi non abbiano punti critici o falle nella sicurezza. Un servizio VPN aggiunge un ulteriore livello di protezione che rende le interazioni sul web ancora più sicure.

Sintetizzando, le ragioni chiave per cui è consigliabile utilizzare una VPN quando si lavora con le criptovalute sono le seguenti:

  • I dati inviati tramite il web vengono crittografati, rendendo più difficile l’intercettazione.
  • Il livello di sicurezza contro malware, virus e tentativi di phishing è aumentato.
  • Il proprio indirizzo IP è modificato e ciò evita di poter essere tracciati da hacker, governi, società di analisi forensi, in modo da poter acquistare e vendere criptovalute in completo anonimato (se si evitano le transazioni controllate con KYC/AML).
  • Una VPN particolarmente attenta alla privacy non usa registri, e quindi non ha la possibilità di raccogliere dati, ed usa la funzione kill-switch, per cui il computer interrompe la connessione ad Internet nel momento stesso in cui viene spento, anche accidentalmente.

Quale VPN è più indicata per le transazioni di criptovalute?

Esiste una marea di fornitori di VPN, ed ovviamente non tutti i fornitori sono ugualmente affidabili, specialmente quando si parla di privacy e sicurezza. È fortemente consigliabile optare per una VPN orientata alla privacy, che non usi registri ed abbia l’opzione kill-switch. Controllate anche che supporti provider ed applicazioni che accettano pagamenti in criptovalute. Quando usata correttamente, una VPN orientata alla privacy diventa un imbattibile strumento per la vostra sicurezza. Non cedete alla tentazione delle VPN gratuite per le vostre attività nel settore cripto, poiché è molto probabile che queste vendano i vostri dati privati per sovvenzionarsi.