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Nonostante la fusione, Ethereum continua a scendere, così come l’intero mercato. Eppure molti analisti rimangono fiduciosi sull’asset. Alcuni ritengono addirittura che potrebbe raggiungere nuovamente la soglia dei 2.000 dollari entro la fine dell’anno. E quindi riacquistare il prezzo a cui si trovava meno di 45 giorni fa. Hanno ragione ad essere così fiduciosi? Diamo un’occhiata più da vicino alle loro argomentazioni!
La situazione del prezzo di ETH!
Prima di entrare nel merito, concentriamoci sulla recente evoluzione del token ETH. Per il token ETH, gli ultimi mesi sono stati turbolenti. Colpito, come la stragrande maggioranza dei progetti di criptovalute, dal mercato orso, l’asset ha continuato a flirtare pericolosamente con il livello di 1000 dollari fino a metà luglio. Prima che si parlasse di “The Merge”, la data di metà settembre era già stata annunciata. Questa mania ha portato Ethereum a superare la soglia dei 2.000 dollari a metà agosto. Da allora, tuttavia, Ethereum è tornato a scendere. Sembra che molti investitori abbiano comprato la voce per vendere la notizia.
Vedremo un afflusso di investitori istituzionali?
Ethereum sta attirando sempre più interesse da parte degli investitori istituzionali. Lo dimostra il recente rapporto pubblicato da CoinShares, secondo cui i volumi di investimento in Ethereum sono aumentati di 7 milioni di dollari nella settimana successiva alla fusione. Per molti investitori istituzionali, la fusione ha cambiato completamente le carte in tavola. Passando da un protocollo Proof of Work a un protocollo Proof of Stake, la blockchain ha ridotto la sua impronta di carbonio di oltre il 99,9%. Questo è un fattore significativo per molti investitori istituzionali che, fino ad ora, si sono rifiutati di investire in questi asset ad alta intensità energetica. Questo è simile a ciò che Tesla ha fatto per disinvestire dal Bitcoin nel maggio 2021. Per molti, la decarbonizzazione di Ethereum potrebbe essere il fattore numero uno per attirare nuovi investitori.
Molti analisti ritengono inoltre che il mercato abbia già toccato il fondo o sia in procinto di farlo. Ciò potrebbe costituire un punto di ingresso per altri investitori istituzionali e/o contribuire a rafforzare le posizioni esistenti. Un forte ritorno degli investitori istituzionali su Ethereum porterebbe inevitabilmente a un ritorno degli investitori individuali. Un elemento che potrebbe alimentare virtuosamente il rialzo intorno all’ETH. Alla fine dell’ultimo trimestre del 2022, alcuni analisti stimano che Ethereum potrebbe tornare a quota 2.000 dollari.
La blockchain di Ethereum: sempre più utilizzata?
Se l’afflusso di acquirenti e investitori è un elemento esplicativo dell’evoluzione del prezzo di un token, anche l’utilizzo della blockchain è un parametro da tenere in considerazione. Le due cose sono spesso collegate. In ogni caso, questo è ciò che pensa Bank of America, che ha recentemente indicato che la fusione sarebbe vantaggiosa sia per il token ETH che per la sua blockchain.
Infatti, se il problema ambientale è stato spesso un freno per gli investitori istituzionali, lo è stato anche per un certo numero di sviluppatori e proprietari di progetti. Se The Merge non fornisce una risposta precisa ad alcuni problemi della blockchain Ethereum, l’aspetto ecologico non sembra più essere un problema. A lungo termine, The Merge dovrebbe anche rendere possibile l’integrazione di nuove funzionalità che risolvano i problemi di Ethereum, come la mancanza di scalabilità e i costi di transazione talvolta elevati.
