Tesla ha recentemente venduto tutte le sue partecipazioni in Bitcoin. L’azienda sta assistendo all’emergere di un nuovo tipo di ambiente economico caratterizzato dalla crescita degli asset di rischio. Durante la riunione annuale della società, Musk ha dichiarato che i prezzi dei componenti di Tesla sono già più convenienti rispetto a sei mesi fa.
Recupero dall’aumento dei prezzi
L’amministratore delegato ha affermato che i prezzi di varie materie prime sono attualmente in tendenza al ribasso, il che suggerisce che l’inflazione è già ai massimi livelli. Musk ha indicato che i prezzi di alcuni prodotti Tesla scenderanno nei prossimi sei mesi.
“Abbiamo una sorta di visione della direzione dei prezzi nel tempo, e la cosa interessante che stiamo vedendo ora è che la maggior parte delle nostre materie prime, la maggior parte delle cose che vanno in una Tesla – non tutte, ma più della metà dei prezzi – hanno una tendenza al ribasso da qui a sei mesi”, ha detto Musk. “Questo potrebbe cambiare, ovviamente, ma la tendenza è al ribasso, il che suggerisce che abbiamo superato il picco dell’inflazione”.
Il calo dei prezzi di varie materie prime ha favorito la ripresa degli asset di rischio, come il Bitcoin. Questo perché si prevede che la diminuzione del tasso d’inflazione darà alla Federal Reserve un minore impulso ad aumentare i tassi d’interesse.
Tesla è uscita dalla sua intera esposizione in Bitcoin il mese scorso, ottenendo un profitto di soli 64 milioni di dollari. La decisione della società di vendere tutti i suoi asset è ironica, visto il potenziale di performance delle criptovalute nel caso in cui i mercati tornassero a rafforzarsi.
Durante l’assemblea annuale della società, Musk ha fatto notare che il Bitcoin potrebbe potenzialmente tornare nel bilancio di Tesla in un secondo momento. Ha anche detto che la decisione di vendere tutti i suoi asset non è un commento sulla criptovaluta.
L’incontro annuale della società ha prodotto anche previsioni più ottimistiche sul futuro. Musk ha affermato che la prossima recessione del Paese sarà più gestibile di quanto previsto dagli esperti. Ha inoltre affermato che l’inflazione si ridurrà rapidamente.
A seguito della positività dei commenti di Musk, i commentatori di criptovalute scommettono sulla ripresa dei mercati. Secondo Fundstrat Global Advisor, i mercati hanno già trovato un fondo intorno alla metà dell’anno, prima che la Fed inizi ad aumentare i tassi di interesse.
Secondo la società, nella seconda metà del 2022 l’S&P 500 potrebbe raggiungere il livello più alto dall’inizio dell’anno. Si tratterebbe di un’enorme spinta per i mercati delle criptovalute, in quanto strettamente correlati all’andamento del mercato azionario più ampio.
Tesla abbandona il Bitcoin, Musk appoggia DOGE
Domenica Musk ha dichiarato che il Dogecoin ha maggiori probabilità di essere utilizzato nelle transazioni rispetto al Bitcoin. Ha fatto questa rivelazione durante un podcast chiamato Full Send Podcast.
L’uomo più ricco del mondo è un grande sostenitore della Dogecoin. Secondo lui, la tecnologia blockchain può gestire più transazioni del Bitcoin. “Francamente sono un grande sostenitore perché penso che Dogecoin sia unico, sia come meme che come cane, e non si prende troppo sul serio”, ha detto Musk. “Penso che sia davvero strano che, anche se Doge è stata progettata proprio come questa ridicola moneta scherzosa, la capacità totale di transazione di Doge sia in realtà superiore a quella di Bitcoin”.
Musk ha poi aggiunto che DOGE può essere utilizzato anche come metodo di pagamento per diverse aziende, come SpaceX e Tesla. Inoltre, può essere utilizzato per pagare i servizi di The Boring Company, che gestisce un’azienda di trasporti a Las Vegas.
Musk ha dichiarato che le transazioni DOGE possono essere completate in circa 60 secondi, mentre quelle in Bitcoin richiedono circa 10 minuti. La sola velocità delle transazioni è un motivo sufficiente per cui il CEO ha investito molto in DOGE.
Infine, Musk ha affermato che il fattore di inflazione di DOGE potrebbe essere un’alternativa migliore al Bitcoin rispetto alla creazione di una propria valuta come moneta transazionale.
