EToro USA diventa l’ultimo exchange a sospendere il trading XRP

EToro USA diventa l'ultimo exchange a sospendere il trading XRP - EToro USALa divisione statunitense dell’exchange di criptovalute israeliano eToro sospenderà il trading XRP per i suoi clienti a partire dal prossimo mese.

Terra bruciata intorno a XRP

L’exchange ha annunciato nella giornata di giovedì che smetterà di supportare gli acquisti o le conversioni XRP per i clienti statunitensi a partire dal 3 gennaio, sebbene i clienti saranno ancora in grado di prelevare XRP dai loro portafogli eToro per spostarli verso altri indirizzi non affiliati.

Si tratta dell’ultimo exchange di criptovalute a sospendere il supporto a XRP negli Stati Uniti dopo che la Securities and Exchange Commission (SEC) ha fatto causa a Ripple, la società emittente della criptovaluta, all’inizio di questo mese con l’accusa di aver venduto XRP come titolo non registrato per oltre sette anni. Ricordiamo che su Bitcoin System è ancora possibile fare trading di XRP, mentre  tra gli altri exchange che hanno deciso di sospendere o rimuovere definitivamente il trading o i mercati di XRP vi sono:

  • Coinbase
  • US
  • Bitstamp
  • com
  • OKCoin
  • Ziglu
  • Wirex
  • Bittrex
  • Swipe Wallet
  • Crosstower
  • Beaxy
  • OSL
  • Jump Trading
  • Galaxy Digital
  • Bitwise

Un processo ancora tutto da vedere

La maggior parte degli exchange citati ha rimosso XRP solo dai mercati o dalle piattaforme statunitensi, sebbene alcune abbiano sospeso il supporto alla criptovaluta a livello internazionale.

Secondo la causa della SEC, che è stata presentata la scorsa settimana presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, la società Ripple, il CEO Brad Garlinghouse e il presidente Chris Larsen sono accusati di aver venduto circa 1,3 miliardi $ in XRP dal 2013 fino ad ora, senza mai aver registrato XRP come titolo o aver richiesto un’esenzione per il token, di cui la società ne detiene quasi 50 miliardi come garanzia.

Da parte sua, Ripple ha definito le accuse “non provate” e ha annunciato di star lavorando ad una risposta che sarà presentata in tribunale nelle prossime settimane. L’azienda con sede a San Francisco ha ripetutamente definito la causa della SEC un “attacco alle criptovalute” negli Stati Uniti, con il CEO Garlinghouse che ha affermato che le azioni della commissione “giovino direttamente alla Cina”.

Una conferenza preliminare è stata programmata per il 22 febbraio 2021, secondo i registri pubblici del tribunale, con le parti tenute a presentare una lettera congiunta che descriva il caso e gli argomenti che ciascuna parte intende sollevare, le possibili mozioni e qualsiasi potenziale dettaglio della causa entro una settimana prima del processo.

La SEC e Ripple devono anche depositare una lettera congiunta entro il 15 febbraio in cui si afferma se entrambe le parti siano disposte ad acconsentire a che un giudice magistrato sovrintenda al procedimento (piuttosto che un giudice distrettuale).

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