Giovedì nero: Bitcoin torna a un valore di cambio a 7500 dollari

Le quotazioni delle criptovalute e in particolar modo il prezzo dei Bitcoin e le sue colleghe sono tornate nuovamente a perdere ampio terreno durante le ultime ore. La giornata odierna si è rilevata davvero nera per il comparto, la capitalizzazione delle criptovalute e il valore dei Bitcoin. Infatti, la capitalizzazione è tornata ad aggirarsi intorno ai 233 miliardi di dollari, risultato sconfortante rispetto ai massimi che avevano visto un valore pari a 250 miliardi di dollari che erano stati toccati all’inizio della settimana. 

L’andamento del prezzo del Bitcoin influenza le quotazioni delle altre criptovalute

Le criptovalute più o meno famose durante questi giorni sembrano aver seguito l’andamento dei Bitcoin. Questa moneta virtuale, infatti è sicuramente la più influente e importante al mondo. L’altro giorno i Bitcoin hanno abbandonato in modo deciso il valore di cambio che aveva raggiunto gli 8200 dollari, ed è tornata così a un valore di scambio che si aggira sui 7.500 dollari. 

La quotazione bitcoin BTC/USD sta guidando così la discesa del mercato, dopo aver nuovamente respinto una cifra pari agli 8 mila dollari, il prezzo ha accentuato i rossi del mercato ed è arrivato a scambiare ai 7.500 dollari, il tutto ha previsto una perdita complessiva al quanto negativa pari a quasi dieci punti percentuali rispetto ai massimi che invece erano stati raggiunti alcuni giorni fa. 

Anche Ethereum non è stata fortunata, la piattaforma con la sua moneta Ether ha rispolverato alcuni picchi raggiungendo i 278 dollari, ma questa moneta successivamente è disceso visibilmente intorno ai 233 dollari. Al momento il rapporto Ether-Dollaro ha bruciato una somma superiore al 7%. 

Le quotazioni delle criptovalute, hanno visto il monitoraggio anche di Ripple, il rapporto tra Ripple e Dollaro infatti sta vedendo durante la giornata di oggi, circa 8 punti percentuali. La flessione infatti, sta portando la moneta virtuali a un livello di scambio su una quota pari a 0,365, ben lontana dagli oltre 47 centesimi che si erano visti invece a metà maggio. 

Come anticipato, la discesa dell’intero comparto ha bruciato ben 14 miliardi di dollari sulla capitalizzazione complessiva.