Elon Musk ormai influenza il mercato del bitcoin in molti modi differenti. Da quando la sua azienda che produce veicoli elettrici, Tesla (azioni Tesla – ticker TSLA) è entrata nel mercato delle criptovalute a febbraio, l’influenza di Musk, soprannominata da molti “l’effetto Elon”, ha svolto un ruolo significativo nel plasmare i movimenti di mercato.
I prezzi ad esempio iniziano a salire non appena viene registrato un tweet del miliardario sulle criptovalute, principalmente Dogecoin e Bitcoin. Di solito salgono alle stelle per alcuni giorni prima di raggiungere il picco o calano leggermente a seconda che i suoi tweet diano voce a sentimenti rialzisti o ribassisti.
Meno vendite e più attesa dei momenti migliori
Tuttavia, Musk ha influenzato soprattutto i primi investitori del mercato, facendo sì che essi mettessero in pausa le loro abitudini a vendere criptovalute. Di solito, come racconta l’analista Willy Woo in un tweet, i primi investitori amano vendere i loro bitcoin alla metà del rally rialzista. Ma ora le cose iniziano a prendere una piega diversa.
L’arrivo di Elon Musk ha fatto sì che i grandi investitori restassero calmi, proprio come tutti gli altri. Forse, costringendoli a tenere d’occhio il momento in cui viene fatta segnare un’importante svolta.
Poiché il mercato è entrato solo da pochi mesi nella corsa al rialzo, la vendita potrebbe non essere la mossa più efficace per questi investitori.
Al momento, le monete sembrano trovarsi in una fase di stallo, una sorte di fase dormiente. Dal 20 marzo, abbiamo rilevato che le vendite hanno iniziato ad aumentare. A partire da novembre dello scorso anno fino a gennaio di quest’anno, la pressione di vendita si è intensificata, raggiungendo il massimo storico. Con l’ingresso di Tesla a febbraio, si è registrato un calo significativo e da allora il modello è stato quasi coerente.
Gli andamenti lasciano pochi dubbi
Qualche tempo fa, Glassnode ha riferito che le vendite dei minatori si sono interrotte da quando è iniziato l’effetto Elon. Scaricando il loro solito modello di vendita, anche i minatori di Bitcoin si sono tenuti in attesa, in previsione di un mercato molto più rialzista.
Secondo questi dati, anche i possessori a breve termine hanno smesso di vendere le loro monete digitali. Come spiegato dall’analista, che ha twittato alcune osservazioni ravvicinate: “L’SOPR del Bitcoin rappresenta il grado di profitto realizzato in un determinato giorno. Quando l’SOPR è alto, i profitti vengono presi”.
Il grafico di Glassnode mostra che il SOPR sta già correggendo al ribasso, il che significa che il mercato del Bitcoin sta iniziando a stabilizzarsi. “Quando il SOPR è basso, ci son odelle perdite. Quando il SOPR torna a 1.0 durante i consolidamenti rialzisti, suggerisce che i titolari che sono in profitto hanno smesso di spendere monete”, ha osservato il popolare analista.
Con la stabilizzazione del mercato, c’è più spazio per avere movimenti rialzisti a breve e lungo termine.
