I capi del G20 chiedono il regolamento sulle stablecoin prima dell’approvazione

I capi del G20 chiedono il regolamento sulle stablecoin prima dell'approvazione - g20 bandiere logo 900x506 1Alla quarta riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, le autorità hanno chiesto una maggiore supervisione sulle stablecoin e misure per garantire la conformità. L’incontro segue le richieste di molti governi per una maggiore regolamentazione per la nicchia.

Definizione di standard per le risorse digitali

Il rapporto etichetta le stablecoin come “non così” stablecoin globali, che richiedono i suddetti requisiti legali, normativi e di supervisione che devono soddisfare gli standard applicabili. Chiede alle autorità competenti di apportare modifiche per soddisfare questi standard, che poi informeranno l’FSB nella sua prossima linea guida di raccomandazione, prevista per il 2023.

Più in generale, l’incontro ha richiesto la definizione di standard per le risorse digitali e i relativi fornitori di servizi, cosa che diversi governi stanno attualmente esaminando. La Financial Action Task Force (FATF), che ha parlato di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, sarà al centro di questa delibera.

I risultati di un sondaggio pubblicato in precedenza dall’FSB suggerivano inoltre che le stablecoin non avevano raggiunto un livello apprezzabile di utilizzo per i pagamenti tradizionali. Tuttavia, ciò non impedisce loro di desiderare di stroncare il presunto problema sul nascere.

I legislatori hanno obiettivi fissati su stablecoin

Le stablecoin sono emerse come una delle principali preoccupazioni per i governi. I regolatori ne hanno discusso a livello globale ea livello di governo individuale. Una delle preoccupazioni principali per quanto riguarda le stablecoin è il vantaggio che ha sulle valute digitali della banca centrale (CBDC), che probabilmente impiegheranno anni per raggiungere l’adozione globale.

Tra i molti paesi che hanno iniziato a esaminare le misure di sorveglianza per le stablecoin ci sono gli Stati Uniti. Secondo quanto riferito, il Tesoro degli Stati Uniti sta lavorando alla regolamentazione delle stablecoin, anche prima che ci sia una parola definitiva sulla regolamentazione relativa al mercato nel suo insieme.

Stabilire una regolamentazione per l’intero mercato delle criptovalute è impegnativo e potrebbe richiedere uno sforzo internazionale coordinato. Ma le autorità sono desiderose di eliminare la minaccia che le stablecoin rappresentano per le valute nazionali il più rapidamente possibile, da qui l’improvvisa attenzione alla nicchia. La regolamentazione delle stablecoin in tutto il mondo è attualmente frammentaria, ma sta cambiando rapidamente.

Chi sarà a lanciare la sua prima valuta digitale?

Sappiamo per certo che ci stanno lavorando molte nazioni, ma la Cina sembra quella più avanti di tutte, in quanto vorrebbe anche lanciarla pubblicamente nelle prossime Olimpiadi invernali. Gli atleti quindi farebbero da “cavie” per sperimentare per la prima volta al mondo una CBDC.

Tuttavia, anche se un po’ in ritardo rispetto ai cinesi, anche gli americani (zona Stati Uniti), ci stanno lavorando. Ed anche la banca europea sta pensando di lanciare un euro digitale. Tuttavia, nessuno ha ancora detto di voler introdurre come moneta a corso legale il Bitcoin, come ha fatto El Salvador con il suo lungimirante presidente.